A Bari, come nel resto della Puglia, il dibattito sulle mense scolastiche sta vivendo una vera svolta. Sempre più famiglie chiedono che i pasti dei bambini siano non solo nutrienti, ma anche sicuri e a chilometro zero. Otto genitori su dieci, secondo Coldiretti Puglia, vorrebbero vietare i cibi ultra-formulati — dalle merendine confezionate ai piatti precotti — seguendo l’esempio della California, che ha recentemente introdotto norme specifiche per proteggere la salute dei più piccoli.
Il problema non è banale: nelle scuole italiane si contano circa 90 milioni di pasti all’anno per 585.000 studenti della scuola dell’obbligo solo in Puglia. E i dati sullo stato di salute dei bambini locali sono preoccupanti. Il 10,3% dei minori è obeso e l’11,1% mangia frutta meno di una volta a settimana, mentre solo il 39,8% fa una merenda equilibrata a metà mattina. “Un impatto devastante sulla salute delle giovani generazioni”, commenta Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia.
Proprio per contrastare questi numeri, Coldiretti ha siglato un protocollo d’intesa con l’ANCI Puglia. L’obiettivo è chiaro: rendere le mense scolastiche luoghi di educazione alimentare, eliminando i cibi ultra-processati e privilegiando prodotti locali, frutta e verdura di stagione, senza glifosato. Una scelta che non solo tutela la salute, ma sostiene le realtà produttive regionali e riduce i troppi passaggi intermedi della filiera alimentare.
Secondo il rapporto Coldiretti/Censis “Mangiare bene, malgrado tutto”, il 91% degli italiani ritiene fondamentale introdurre l’educazione alimentare fin dalle elementari. E a casa? Il 62% dei cittadini ammette che le scelte a tavola sono spesso condizionate dai gusti dei figli o dei nipoti. Non sorprende, quindi, che le famiglie chiedano un cambio di passo anche nelle scuole, dove l’offerta di cibi ultra-formulati può favorire obesità e altre malattie croniche.
“Il protocollo è un passo importante per la salute pubblica e per l’ambiente”, sottolinea Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia. “Dobbiamo anche proteggere il territorio dai prodotti importati dall’estero, come il grano canadese trattato con glifosato, sostenendo politiche agricole sempre più sostenibili e sicure”.
L’iniziativa va di pari passo con la promozione della Dieta Mediterranea e dei progetti didattici come “Campagna Amica”, che negli ultimi dieci anni ha coinvolto in Puglia circa 250.000 bambini e 480 scuole. Attraverso le masserie didattiche, i bambini imparano a conoscere frutta, verdura e prodotti locali direttamente dagli agricoltori, trasformando l’educazione alimentare in un’esperienza concreta e coinvolgente.
Secondo Coldiretti, le scuole devono diventare alleate delle famiglie nel contrastare la crescente diffusione dei cibi ultra-processati e di energy drink, sempre più presenti nelle abitudini dei più giovani. È una sfida che, partita da Bari e dalla Puglia, punta a segnare un cambio di passo per tutta Italia: dalle aule alla tavola, la salute dei bambini è una priorità da difendere.