Nella giornata di domani, 13 novembre, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, presenterà il suo libro “La rivoluzione del buon senso. Per un Paese normale” presso il Circolo Unione.
«Come Organizzazioni studentesche baresi, domani saremo in presidio, dalle ore 18, di fronte al Teatro Petruzzelli, per contestare l’indirizzo politico che il Governo e il Ministro Valditara stanno portando avanti in materia di istruzione pubblica, mettendo in campo manovre che definanziano le scuole e censurano le voci critiche» afferma Gennaro Cifinelli, Presidente di Zona Franka.
«Le politiche messe in campo dal Ministro sono ben lontane da quello che si può definire “buon senso”, in quanto producono un Paese in cui ingiustizie e disuguaglianze socioeconomiche si riproducono proprio a partire dai luoghi della formazione. Lo dimostra la nuova legge di bilancio che prevede 88 milioni di tagli alla Scuola pubblica e all’edilizia scolastica, mentre il costo dell’istruzione aumenta sempre di più» continua Sabrina Fanelli, Coordinatrice dell’Unione degli Studenti Bari.
«Scuole e Università pubbliche devono tornare ad essere un presidio di inclusione ed emancipazione socioeconomica, rappresentando degli spazi in cui la formazione funga da presupposto allo sviluppo del pensiero critico e non sia asservita all’ideologia conservatrice che ci vuole rendere cittadini passivi e ubbidienti» aggiunge Sahar Locaputo, Coordinatrice dell’Unione degli Universitari Bari.
«Il presidio di domani si pone in continuità con le azioni che stiamo portando avanti come soggetti studenteschi baresi, che culmineranno nello sciopero studentesco di venerdì 14 novembre, con partenza da Piazza Umberto, in cui continueremo a richiedere la piena garanzia del Diritto allo Studio. Questo passa dall’accessibilità economica dei percorsi di studio, dallo stanziamento di maggiori finanziamenti all’edilizia scolastica, dalla tutela del benessere psicologico, dalla costruzione di scuole inclusive che garantiscono l’introduzione di percorsi di educazione sessuo-affettiva, della carriera Alias e di codici antimolestie e antibullismo: questo è quello che per noi vuol dire davvero “buon senso”» conclude Sabrina Fanelli, UDS Bari.