Piazza Umberto gremita di bambini questa mattina, tra risate, colori e giochi per via degli eventi organizzati dal Comune. Ma accanto a quella vitalità resta l’ombra pesante del degrado, una contraddizione che non passa inosservata. A denunciarlo è il consigliere comunale Giuseppe Carrieri, che attacca senza giri di parole la scelta di organizzare attività per i più piccoli in due piazze considerate da tempo “sensibili”.
“Chiedo al Sindaco, al Questore, al Prefetto, di essere personalmente presenti ai prossimi eventi per i bambini (finanziati dal Comune di Bari) che si svolgeranno in piazza Umberto e Cesare Battisti dove stamane è stata inaugurata la rassegna “Occupato dai bambini”. Io c’ero, come c’erano – addirittura tra i bambini o ad appena dieci passi – tossici, spacciatori, disadattati. A me, costoro hanno chiesto se volevo acquistare droga e a me hanno minacciato e strattonato pesantemente, per le foto che ho scattato così da documentare il totale degrado di gran parte di quelle piazze”, prosegue.
“Intendo peraltro sapere dal sindaco, essendo anche io amministratore di questa città – denuncia ancora Carrieri – come è ipotizzabile organizzare iniziative per bambini in luoghi rischiosi per l’incolumità di minori e delle loro famiglie con modalità da festa patronale di un paesino dell’entroterra (calciobalilla, disegni sui cartoni, scivoli con casse di birra Peroni), finanziate dal Comune capoluogo di Regione. E chiedo di sapere dal Questore e dal Prefetto – anche quale Presidente della Commissione Legalità e Antimafia del Comune di Bari – come è possibile che lo Stato con le sue Forze dell’Ordine non riesca (ormai da anni) a bonificare piazze centralissime di un capoluogo di Regione, allontanando una ventina di spacciatori e tossici da tempo diventati i veri “padroni” indiscussi di spazi urbani verdi, sottratti alla fruizione dei cittadini. Chiedo (dopo le innumerevoli richieste formali di intervento) risposte definitive ed esaustive da chi è preposto alla sicurezza urbana della mia città, prima di chiamare a raccolta i baresi e mettere in campo azioni risolute di autodifesa”, conclude.