La giornata di oggi a Molfetta è stata segnata da una mobilitazione senza precedenti dei lavoratori impegnati nella vertenza che coinvolge i 69 dipendenti in transizione da Network Contacts a Numero Blu. Sotto la filiale della Banca Nazionale del Lavoro, i lavoratori hanno partecipato in massa alla manifestazione indetta da SLC CGIL, FISTEL CISL e UGL TLC di Puglia e Bari, dando vita a uno sciopero con adesione totale.
“A Molfetta, per conto di BNL non ha risposto nessuno. Sciopero e manifestazione con adesione al 100%”, denunciano i sindacati, sottolineando la compattezza dei dipendenti e la determinazione a non accettare un contratto “pirata”, ritenuto peggiorativo rispetto a quello attuale.
Le organizzazioni sindacali hanno espresso grande soddisfazione per l’unità mostrata dai lavoratori: “Ringraziamo innanzitutto i lavoratori e le lavoratrici: uno sciopero così non era scontato, specie in questo momento”, spiegano, evidenziando come la mobilitazione sia un segnale chiaro contro pratiche di dumping su retribuzioni e diritti da parte di una multinazionale come BNL.
La battaglia, però, non si ferma qui. “La battaglia non finisce: oltre a quello vertenziale, andremo anche sul piano legale”, avvertono i sindacati, chiarendo che BNL, in quanto committente responsabile in solido, dovrà rispondere di ogni peggioramento normativo o retributivo imposto ai lavoratori.
“È immorale quello che sta mettendo in opera chi anche in queste ore sta fatturando milioni”, aggiungono, lodando invece chi ha scelto di non svendere la propria dignità: “Un plauso a chi, invece, nelle ristrettezze e nella difficoltà, producendo anche utili per BNL, ha accettato di non svendere la propria dignità”.
Il messaggio finale dei sindacati è chiaro: “BNL e Numero Blu se ne facciano una ragione”, ribadendo la determinazione a difendere i diritti e le condizioni di lavoro dei dipendenti, con ogni strumento disponibile, sindacale e legale.