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Il ‘Presepe Arcaico’ di Spizzico nel colonnato della Città metropolitana: opera d’arte con figure in terracotta

Il sindaco: 'Racconto universale di umanità'

Pubblicato da: redazione | Dom, 21 Dicembre 2025 - 17:10
Inaugurazione presepe Spizzico3

Ieri mattina, è stato inaugurato dal sindaco metropolitano, Vito Leccese, il Presepe Arcaico di Raffaele Spizzico, collocato nella Sala del Colonnato del Palazzo della Città metropolitana di Bari. L’iniziativa, promossa insieme alla Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto” e al Museo Civico di Bari, ha visto la partecipazione della consigliera metropolitana delegata alla valorizzazione del patrimonio della Pinacoteca, Micaela Paparella, del direttore del Museo Civico Francesco Carofiglio e di Gianvito Spizzico, figlio di Francesco e nipote dell’artista. Una presenza che ha sottolineato la continuità tra eredità artistica e responsabilità pubblica nella sua tutela e valorizzazione.

Il Presepe Arcaico è un’opera d’arte unica nel suo genere realizzata da Raffaele Spizzico, pittore e ceramista barese, noto per la sua ricerca artistica ispirata all’arte arcaica e all’uso di materiali essenziali. Le figure in terracotta, fortemente stilizzate, richiamano l’arte antica, con volti ispirati a Pomona, dea romana dei frutti e dell’abbondanza, e si distinguono per uno stile scultoreo essenziale, capace di creare un’atmosfera intensa e suggestiva. Un linguaggio artistico che riflette la filosofia di molti artisti baresi: riscoprire l’essenza e la semplicità del Natale, restituendone il significato simbolico più autentico.

«Il Presepe Arcaico di Raffaele Spizzico è un’opera rara, di quelle che invitano a una visione lenta e attenta – dichiara il sindaco Vito Leccese -. In esso si manifesta, con sobria intensità, l’anima profonda di una terra che ha fatto della materia e del segno una forma di racconto, e di un Maestro capace di trasformare la terracotta in autentico linguaggio poetico. Le figure, essenziali e cariche di valore simbolico, sembrano affiorare da un tempo sospeso, profondamente radicato nel Mediterraneo. Il gesto è misurato, il segno è denso di significato, e l’insieme conduce lo sguardo verso una dimensione di verità e raccoglimento. A chi si accosta, l’opera offre un’esperienza visiva e interiore capace di ricondurre il Natale alla sua dimensione originaria: un racconto universale di umanità, silenzio e attesa. Questa iniziativa – conclude – invita a riscoprire un autore e un’opera che meritano uno sguardo lungo, libero dalla contingenza delle festività. Il Presepe Arcaico si propone come parte viva e duratura del patrimonio culturale della nostra regione, un punto di riferimento nel dialogo tra arte, memoria e identità. Metterlo oggi al centro dell’attenzione significa riconoscerne il valore e affidare alla sua bellezza il compito di parlare a cittadini, appassionati e visitatori, contribuendo alla valorizzazione culturale di Bari e della Puglia».

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