Accelera l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. È quanto emerge dalla settima relazione semestrale sul Pnrr, presentata dal Governo alla cabina di regia con Regioni ed enti locali e in fase di trasmissione alle Camere. I dati fotografano un avanzamento significativo sia sul fronte degli interventi conclusi sia su quello della spesa.
Tra gennaio e fine novembre il numero dei progetti chiusi è più che triplicato, passando da 127mila a 383.933. Si tratta del 69,7% delle 550.917 iniziative complessive per le quali risulta un impegno di spesa. A questi si aggiungono 152.580 interventi attualmente in corso di esecuzione. Parallelamente cresce anche la spesa effettiva: su un totale di circa 170 miliardi assegnati al Piano, risultano utilizzati quasi 110 miliardi di euro, secondo i dati del sistema ReGis della Ragioneria generale dello Stato.
Nel corso della cabina di regia, il ministro per il Pnrr Tommaso Foti ha evidenziato il “positivo stato di avanzamento” dei 50 obiettivi legati alla nona rata, pari a 12,8 miliardi di euro, lo stesso importo dell’ottava tranche attesa nei prossimi giorni. Gli obiettivi coinvolgono 16 amministrazioni e riguardano, tra l’altro, il potenziamento delle linee ferroviarie Napoli-Bari e Palermo-Catania, la riduzione delle perdite idriche attraverso la distrettualizzazione di 45mila reti, l’acquisto di 3.800 nuovi veicoli per i Vigili del fuoco, il supporto educativo a 44mila minori nel Mezzogiorno, la digitalizzazione di oltre 7,7 milioni di fascicoli giudiziari, l’estensione dei servizi di telemedicina a 300mila persone e l’ammodernamento tecnologico di 280 ospedali.
La fase finale del Pnrr si annuncia particolarmente intensa. La maxi rata conclusiva, pari a 28,4 miliardi di euro, è collegata a 159 tra milestone e target, più del triplo rispetto alle scadenze previste a fine 2025. Ad oggi risultano completati 18 investimenti e 44 riforme, su un totale di 156 investimenti e 68 riforme previsti dal Piano.
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