Su proposta dell’assessore alla Conoscenza Vito Lacoppola, la giunta comunale ha approvato la definizione della tariffe della refezione scolastica in vigore a partire dal prossimo anno scolastico (2026/27), al fine kdi adeguare le stesse all’indice ISTAT FOI, secondo un principio di corresponsabilità necessario per sostenere un servizio dal costo rilevante per la collettività, mantenendo comunque la fascia di esenzione per i nuclei familiari in situazioni di indigenza e per i redditi inferiori a 6000 euro.
La refezione scolastica rappresenta un intervento volto a rendere effettivo il diritto allo studio e a consentire alle famiglie di conciliare le esigenze di vita/lavoro: nella città di Bari sono previste tariffe differenziate per fasce di reddito in modo tale che la quota di partecipazione diretta dovuta dagli utenti sia inferiore al costo effettivo del servizio (€ 6,68 a pasto), e sia individuata attraverso meccanismi di gradazione in base alle diverse situazioni economiche degli iscritti.
Il provvedimento approvato conferma l’esenzione totale per la I^ fascia di reddito (da € 0 a € 6.000) e per i nuclei familiari in condizione di indigenza, in coerenza con i principi di equità, sostenibilità e piena tutela delle situazioni di maggiore fragilità.
Adegua, inoltre, le tariffe vigenti all’indice ISTAT FOI (+5,1%) e individua quale fascia di piena contribuzione quella riferita ai nuclei familiari con ISEE superiore a euro 40.000, applicando la tariffa corrispondente al costo effettivo del pasto (€ 6,68).
Conferma, infine, i seguenti criteri di esonero dal pagamento e/o riduzione del ticket:
– esonero dal pagamento del costo del servizio per gli alunni appartenenti a nuclei familiari con attestazione ISEE in corso di validità, compresa tra € 0 ed € 6.000, o che presentino attestazione dello stato di indigenza rilasciato dai servizi sociali territoriali competenti;
– riduzione del costo del servizio per gli alunni appartenenti a nuclei familiari con reddito ISEE inferiore o uguale a € 40.000;
– riduzione del 25% del ticket a pasto per il secondogenito in famiglie con due figli che usufruiscono contemporaneamente del servizio;
– riduzione del 50% del ticket a pasto per il terzogenito in famiglie con tre figli che usufruiscono contemporaneamente del servizio;
– riduzione del 75% del ticket a pasto per il quartogenito in famiglie con quattro figli che usufruiscono contemporaneamente del servizio;
– esonero dal ticket per il quintogenito in famiglie con cinque figli che usufruiscono contemporaneamente del servizio.
Questo il prospetto delle tariffe di refezione scolastica come ridefinite dalla delibera approvata in giunta:
Fasce ISEE /Tariffa giornaliera del pasto
1. da € 0 a € 6000,00 esonero dal pagamento
2. da € 6000,01 a € 12500,00 / € 2,00
3. da € 12500,01 a € 19000,00 / € 3,15
4. da € 19000,01 a € 25000,00 / € 3,80
5. da € 25000,01 a € 30000,00 / € 5,05
6. da € 30000,01 a € 40.000,00 / € 6,30
7. da € 40.000,01 in poi / € 6,68
“Con la delibera – spiega Vito Lacoppola – da un lato procediamo ad un aggiornamento dovuto, che adegua le tariffe della refezione scolastica all’Indice ISTAT, dall’altro proseguiamo nel percorso intrapreso per assicurare maggiore efficienza, trasparenza e sostenibilità, anche in chiave economico-finanziaria, a un servizio essenziale. Una direzione intrapresa sin dall’inizio del mandato: con questo obiettivo, infatti, abbiamo introdotto lo scorso settembre la modifica organizzativa che ha richiesto alle famiglie di perfezionare l’iscrizione al servizio mensa rispettando due finestre temporali (diversamente da quanto accadeva in passato): questa novità ha portato a registrare un aumento di 500 iscritti rispetto allo scorso anno, su un totale di 5.500, a conferma dell’esistenza di alcune sacche di irregolarità che, è il caso di ricordarlo, rappresentano un danno per la collettività.
Con la ridefinizione delle tariffe per il prossimo anno scolastico raggiungiamo perciò un compromesso equilibrato, confermando, grazie a un impegno eccezionale dell’amministrazione, anche per il prossimo anno l’esenzione totale per gli alunni provenienti da situazioni di fragilità conclamata e per gli alunni le cui famiglie rientrano nella fascia ISEE fino a 6.000 euro.
Insieme agli uffici, inoltre, stiamo lavorando per semplificare le procedure e facilitare la vita alle famiglie iscritte al servizio, sempre nel nome della corresponsabilità e della trasparenza: a breve, il gestore del servizio attiverà un’app che le famiglie potranno utilizzare per comunicare in tempo reale l’assenza dell’alunno alla mensa, evitando così la preparazione e l’addebito del pasto, mentre è in corso l’implementazione del portale e-gov che consentirà ai genitori di verificare i pasti effettivamente consumati dai propri figli, le quote corrisposte e il residuo da corrispondere a copertura del servizio fruito.
Infine, dobbiamo rafforzare l’impegno condiviso contro lo spreco alimentare che comporta costi sensibili per l’ente non solo in termini ambientali ma anche economici. Il nostro compito è infatti quello di garantire che il bilancio comunale riesca a sostenere con il proprio contributo le famigli e più fragili assicurando servizi il più possibile equi ed efficienti in favore di tutti i cittadini”.
Sempre su proposta dell’assessore Lacoppola, inoltre, per l’anno 2026/27, la giunta ha approvato gli aggiornamenti tariffari del servizio di trasporto scolastico, essenziale per il supporto al diritto allo studio, secondo l’adeguamento all’indice ISTAT FOI (Trasporti), pari a +1,4%, e la modifica delle ultime due fasce di contribuzione, con il pagamento del costo integrale del sevizio per la fascia di reddito più alta, come previsto dalla legge.
Questo il prospetto delle tariffe di trasporto scolastico come ridefinite dal provvedimento approvato in giunta:
Fasce ISEE /Tariffa mensile del trasporto scolastico:
1. da € 0 a € 6.000,00 / € 5,07
2. da € 6.000,01 a € 15.000 / € 8,11
3. da € 15.000,01 a € 20.000 / € 15,21
4. da € 20.000,01 a € 25.000 / € 20,28
5. da € 25.000,01 a € 30.000 / € 35,49
6. da € 30.000,01 a € 40.000 / € 50,70
7. da € 40.000,01 in poi / € 95
Inoltre, il provvedimento ha rimodulato le ultime due fasce di reddito ISEE relative agli utenti cosiddetti “fuori bacino”, cioè quegli studenti che frequentano una scuola diversa da quella più vicina alla residenza, cui il servizio viene erogato in deroga alle disposizioni normative relative al diritto allo studio: in questi caso si passa da una fascia di reddito compresa tra i € 30.000,01 e i € 36.000, la cui attuale quota per l’accesso al servizio è pari a € 45, a una fascia compresa tra i € 30.000,01 e i € 40.000, per un costo pari a € 55, e da una fascia di reddito da € 36.000,01 in poi, il cui costo attuale per gli utenti è pari a € 60, a una fascia da € 40.000,01 € in poi per un costo di € 100.
Vengono, infine, confermati i criteri di esonero e di riduzione della tariffa mensile previsti dal regolamento comunale, come di seguito specificato:
· esenzione dal pagamento del costo del servizio di trasporto scolastico gli alunni appartenenti a nuclei familiari con attestazione ISEE in corso di validità, compresa tra € 0 ed € 6.000,00 che presentino attestazione dello stato di indigenza rilasciato dai servizi sociali territoriali competenti;
· esenzione dall’applicazione della maggiorazione rinveniente dall’eventuale non appartenenza al bacino di utenza (limitatamente all’anno scolastico di riferimento), i casi di trasferimento degli alunni presso altro plesso, nel corso dell’anno scolastico, non imputabili a una decisione dei medesimi o delle loro famiglie;
· applicazione, esclusivamente per il primo anno, della sola maggiorazione del 50% rispetto alla tariffa dovuta dagli aventi diritto, nei casi in cui l’iscrizione ad una scuola non appartenente al bacino di utenza del trasporto scolastico sia dipesa dalle seguenti circostanze:
– mancata istituzione del tempo pieno da parte della scuola di appartenenza ubicata nel bacino;
– mancata istituzione di sezioni da parte della scuola di provenienza.
· riduzione del 20% del ticket mensile per il secondogenito in famiglie con due figli che usufruiscono contemporaneamente del servizio. La riduzione non verrà applicata in caso di rinuncia al servizio per il primo figlio;
· riduzione del 40% del ticket mensile per il terzogenito e successivi figli in famiglie con tre o più figli che usufruiscono contemporaneamente del servizio. La riduzione non verrà applicata in caso di rinuncia al servizio per il primo figlio o il secondo figlio;
· in caso di variazione della situazione lavorativa di un componente, cui consegua una variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore al 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’ISEE calcolato ordinariamente, possibilità di produrre l’ISEE corrente per assegnare la fascia di agevolazione contributiva corrispondente al valore ivi risultante, con decorrenza dalla data successiva al giorno di presentazione della relativa istanza, laddove la stessa sia accolta al termine della relativa istruttoria.