C’è un luogo, incastonato tra cielo e mare, dove le case sembrano arrampicarsi sulla roccia e i colori dialogano con l’azzurro profondo del Mediterraneo. Siamo a Manarola, uno dei borghi più suggestivi delle Cinque Terre, frazione del comune di Riomaggiore, in provincia della Spezia. Qui il tempo rallenta, i passi si fanno più lenti e lo sguardo è costretto – felicemente – a fermarsi, a perdersi tra panorami che sembrano dipinti. Antico borgo di pescatori, Manarola conserva un’anima autentica, fatta di mare, di vigneti strappati alla montagna con pazienza secolare e di una vita quotidiana che ancora oggi segue il ritmo delle stagioni.
Il centro storico: vicoli, salite e scorci improvvisi
Il cuore di Manarola è un intreccio continuo di vicoli stretti, scalinate e passaggi panoramici. Passeggiare nel borgo significa accettare la sfida delle sue pendenze, ma anche lasciarsi sorprendere da scorci improvvisi, finestre affacciate sul mare, profumi di focaccia calda e di pesce appena cucinato. Via Antonio Discovolo, la strada principale nella parte alta del paese, attraversa l’abitato tra botteghe, piccole osterie e case dai colori accesi, mentre più in basso il borgo scende dolcemente verso il mare.
Il porticciolo, cuore scenografico del borgo
Il porticciolo di Manarola è uno dei luoghi più iconici delle Cinque Terre. Piccolo, raccolto, scavato nella roccia, non è solo un approdo per le barche ma un vero e proprio palcoscenico naturale. Da qui si ammira il borgo nella sua interezza, con le case che sembrano scivolare verso l’acqua. Il mare, profondo e cristallino, è amato dai nuotatori più esperti e dai tuffatori: niente spiagge sabbiose, ma scogli levigati e acque intense che invitano a un bagno più audace.
La Chiesa di San Lorenzo e il passato difensivo
Salendo verso l’interno si incontra la Chiesa di San Lorenzo, patrono del paese, costruita nel XIV secolo. La facciata gotica, impreziosita dalle finestre in marmo rosa di Carrara, anticipa interni barocchi ricchi e solenni. Il campanile, separato dalla chiesa, racconta una storia antica: oltre alla funzione religiosa, era una torre di avvistamento contro le incursioni saracene, a testimonianza di un tempo in cui il mare rappresentava sì una risorsa, ma anche un pericolo costante.
I vigneti eroici e il vino Sciacchetrà
Manarola è anche terra di vigneti eroici. Le terrazze coltivate a vite, sostenute da chilometri di muretti a secco, disegnano il paesaggio sopra il borgo e raccontano il lavoro ostinato degli agricoltori locali. Da questi pendii nasce lo Sciacchetrà, il celebre vino passito delle Cinque Terre, dolce e intenso, frutto di uve raccolte a mano su terreni impervi. Passeggiare tra i vigneti, soprattutto lungo il sentiero che conduce verso Volastra e Corniglia, significa immergersi in un paesaggio agricolo unico, dove uomo e natura convivono in equilibrio da secoli.
Belvedere e punti panoramici: finestre sull’infinito
Tra i luoghi più amati c’è Via Belvedere, che conduce fino alla piazzetta dedicata a Eugenio Montale, definita non a caso “il balcone sul mare”. Da qui lo sguardo abbraccia il borgo, il mare aperto e la linea frastagliata della costa, regalando uno dei panorami più fotografati d’Italia. Poco distante, Punta Bonfiglio offre un altro affaccio spettacolare e custodisce un luogo caro ai manarolesi: il piccolo cimitero del paese, sospeso tra cielo e mare, dove il silenzio diventa parte integrante del paesaggio.
Tradizioni, convivialità e aperitivi al tramonto
Manarola è anche convivialità. Un aperitivo al celebre Nessun Dorma, con vista sul borgo e sul mare, è diventato quasi un rito contemporaneo: un modo per assaporare prodotti locali, vino ligure e tramonti che “incendiano” le facciate colorate delle case. Qui la giornata si chiude lentamente, tra chiacchiere leggere e il suono del mare che accompagna il calare del sole.
Il presepe luminoso: Manarola d’inverno
In inverno, Manarola sorprende ancora. Da dicembre a gennaio, la collina alle spalle del borgo si illumina con il presepe luminoso più grande del mondo. Migliaia di luci e centinaia di figure a grandezza naturale trasformano il paese in una fiaba visibile da ogni angolo. Un evento che racconta lo spirito creativo e comunitario del borgo, capace di reinventarsi senza perdere la propria identità.