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Renzi oggi a Bari per il sì al referendum, i docenti gli consegnano una lettera: “Noi trasferiti al Nord mentre in Puglia mancano insegnanti”

Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 12:01
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Sono pronti a manifestare questa sera, in occasione dell’arrivo del premier Matteo Renzi, atteso alla Fiera del Levante per un’iniziativa per promuovere il Sì al referendum del 4 dicembre. Sono i docenti riuniti nel movimento dei Nastrini rossi che oggi cercheranno di consegnare al presidente del Consiglio una lettera.rnrnIl testo della letterarnrn“Più volte – scrivono i nastrini rossi nella lettera a Renzi – Lei stesso ha ammesso che le buone intenzioni della Buona Scuola si sono tradotte per alcuni aspetti in pratiche non propriamente “buone”. Una di queste è stata la mobilità obbligatoria: siamo andati a coprire posti esistenti nelle regioni del Nord provocando vasti “vuoti” negli organici necessari al Centro-sud e siamo ora tornati per gran parte a coprire provvisoriamente i posti che comunque esistono e sono necessari nei nostri territori. Lei sa benissimo – continuano – che i posti dell’organico di diritto e di potenziamento che formano l’organico dell’autonomia delle scuole non sono sufficienti all’ordinario espletamento delle attività negli istituti. E del tutto inadeguati i contingenti dei docenti di sostegno che annualmente devono fare i conti con nuove certificazioni che richiedono la presenza del docente specializzato. Dalle notizie apparse, emerge l’urgenza di coprire tali cattedre oggi completamente scoperte con grave danno ai ragazzi disabili ed agli istituti scolastici che li ospitano. Ciò dimostra ancora una volta che la richiesta di docenti in Puglia e nel Sud è tale a tal punto da permettere il rientro nelle nostre regioni. Obbligarci al trasferimento per coprire i posti dell’organico di diritto, sa benissimo, che ha provocato vasti “vuoti” negli organici delle nostre scuole e nelle nostre vite”. Ora attendiamo “con l’avvio dei lavori parlamentari nelle varie commissioni, un cambiamento di rotta in grado di rispondere, convintamente, alle richieste di giustizia di noi docenti della buona scuola”.

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