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Dalle comunità di recupero alla passione per il rugby: gli “Atipici di Bari” alla conquista del torneo nazionale

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Mer, 24 Maggio 2017 - 08:30
atipici rugby

C’è chi ha trascorso anni in una comunità di recupero ed è riuscito a liberarsi della sua dipendenza da farmaci o droghe, indossando pantaloncini e maglietta e inseguendo una palla ovale. Chi ha problemi psichiatrici, chi è arrivato in Puglia su un barcone e per mesi ha dovuto lottare contro il razzismo e l’impossibilità di esprimersi in una lingua che non conosceva.

Sono in quindici tra i 18 e i 50 anni, e compongono la squadra degli “Atipici rugby Bari”: insieme ad operatori e atleti hanno avviato questo percorso di annullamento delle differenze tra chi ha un disagio e chi no. E si sono appassonati al rugby.

Il progetto “Uniti alla meta”, nato nel 2014 ha portato questi ragazzi per il quarto anno consecutivo ad aggiudicarsi il torneo “Palla in rete” che si è tenuto a Pontedera dal 18 al 21 maggio, competizione che vede coinvolte tutte le squadre nazionali di categoria coinvolte in questo progetto di inclusione sociale: Bufali Rossi Colorno, Lyons Cremona, Invictus Rugby Campi Bisenzio, Mud/Mad Star Milano, Atipici Rugby Bari.

Lo staff della squadra è composto da facilitatori specializzati: Mauro D’Alonzo, medico Psichiatra; Annamaria Giangregorio psicologa,  allenatrice e arbitro nazionale; Giulio Palmieri, operatore sociale; Filippo Di Maso,  infermiere Csm Bari; Fulvio Buono, operatore di comunità e rugbysta negli Amatori Rugby Monopoli; Luca Longo, allenatore Fir e giocatore del Tigri Rugby.

“Dal 2014 hanno fatto parte di questa squadra tante persone – racconta D’Alonzo – ragazzi che avevano difficoltà comunicative, con questo gioco hanno recuperato completamente le capacità di socializzazione. Ragazzi di colore che hanno subito atti di razzismo, qui hanno trovato un gruppo dove socializzare. Alcune donne, ex pazienti, hanno cominciato con noi e successivamente sono arrivate a giocare a livello agonistico. Così come altri tre nostri atleti, che nonostante giochino in serie C, continuano a fare parte del team Atipici e sono diventati tutor”.

Inoltre è stata creata una rete con associazioni locali, in particolare con In.Con.Tra: qui i ragazzi sono impegnati in attività di volontariato. Periodicamente vengono organizzati incontri e seminari a carattere medico. L’11 maggio ad esempio la squadra è stata ospite al Policlinico per incontrare gli studenti del corso di laurea in Tecnica della riabilitazione psichiatrica.

 

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