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Fase 2, i sindaci di Puglia e Emiliano: “Comuni in ginocchio, la povertà aumenta”

Pubblicato da: redazione | Mer, 29 Aprile 2020 - 15:00

“A nome dei sindaci pugliesi chiedo al presidente Emiliano una risposta urgente sulle richieste esposte. Il fattore tempo è di importanza vitale in questa fase, bisogna intervenire ed erogare immediatamente aiuti”, è l’appello del sindaco di Polignano a Mare e presidente di Anci Puglia, Domenico Vitto.

Ieri c’è stato un incontro in videoconferenza tra il comitato Anci Puglia ed Emiliano per organizzare la “fase 2”, nel corso dell’incontro i sindaci, richiamando la crisi economico sociale che sta attanagliando il paese, hanno sottolineato una serie di questioni urgenti, ribadendo la necessità dell’intervento da parte della Regione per sostenere i Comuni ed il sistema economico locale. Sono state poste alcune questioni: dalle mancate entrate di tributi locali dei Comuni (tra cui azzeramento tassa soggiorno), alle nuove situazioni di povertà generate dall’emergenza, con conseguente considerevole aumento dei bisogni di protezione sociale; dalla necessità di rianimare il settore turistico in grave sofferenza, alle difficoltà dei Comuni nel controllare e monitorare il distanziamento sociale e il contingentamento di flussi su luoghi, parchi e spiagge pubbliche.

I sindaci hanno sottolineato la necessità di “decisioni forti, straordinarie e urgenti” per affrontare la sopravvivenza e per sostenere la ripartenza, in condizioni di sicurezza, di una economia pugliese ormai in ginocchio. Da qui la richiesta di intervento urgente al governo regionale, eventualmente anche attraverso il ricorso a fondi europei. “Servono risorse a fondo perduto per le imprese – dice Anci Puglia – particolarmente colpite da emergenza, che difficilmente riapriranno; necessario sostegno e disposizioni su agricoltura, i raccolti che giungono a maturazione (vedasi comparto cerasicolo) richiedono impiego di manodopera in condizioni di sicurezza. Verifica possibilità di deroga straordinaria a norme limitative di utilizzo spazi pubblici, onde utilizzare ulteriori spazi da parte degli imprenditori di bar, pub e ristoranti, rispettando il distanziamento sociale. Richiamata l’attenzione della Regione anche sul settore della cura alla persona (parrucchieri, estetiste), attività chiuse che necessitano di sostegno, per evitare crescita di abusivismo e collasso di aziende in regola; i sindaci chiedono di verificare la possibilità di anticipare riaperture a determinate condizioni di sicurezza. Ancora, è stato evidenziato lo stato di profonda crisi dei settori alberghiero ed extra-alberghiero (B&B e microricettività), quest’ultimo fondamentale per il turismo, ma che non può beneficiare di sussidi.

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