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Covid, Puglia in zona gialla. Lopalco: “Non è un liberi tutti”

Pubblicato da: redazione | Ven, 7 Maggio 2021 - 14:44
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La Puglia da lunedì 10 maggio passa in zona gialla, dopo oltre un mese di zona rossa e due settimane in zona arancione. Ecco le regole in vigore varate dal Governo nel recente decreto: in tutte le regioni, a prescindere dalla fascia di colore e salvo indicazioni differenti, resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5, l’obbligo di utilizzo di dispositivi di sicurezza e il divieto di assembramenti. Per quanto riguarda gli spostamenti, non sarà necessaria autocertificazione per passare da una regione gialla all’atra. Inoltre, sarà possibile raggiungere un’altra abitazione privata con quattro persone con possibilità di portare con se i figli minori. In zona gialla, al contrario di quanto previsto dalla zona arancione, si potrà uscire dal comune di residenza.

Al via, con la zona gialla anche i nuovi criteri di riapertura per bar e ristoranti che potranno tornare ad ospitare clienti a pranzo e a cena, purché all’aperto. Ci si potrà sedere al tavolo, per un massimo di 4 persone, a meno che non si tratti di conviventi. Dal primo giugno, i ristoranti, potranno inoltre restare aperti anche al chiuso dalle 5 alle 18. Per quanto riguarda il bar è consentito il servizio ai tavoli all’aperto e anche al banco. Nel caso in cui questo non sia possibile a causa di strutture che non consentono consumazioni all’aperto si dovrà procedere con asporto, ammesso per i bar fino alle 18. L’ingresso e la permanenza nei locali da parte dei clienti sono consentiti per l’uso dei servizi igienici, per effettuare il pagamento del conto (ove non fosse possibile effettuarlo all’esterno) o per acquistare i prodotti per asporto, per il tempo strettamente necessario a tali necessità e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. La distanza è fissata sempre a un metro.

Con la zona gialla, stando a quanto dichiarato dal Governo negli scorsi giorni, tornano anche le palestre le piscine. Le piscine, in particolare, dal 15 maggio in poi mentre le palestre riapriranno invece a partire dal primo giugno. L’attività sportiva di base individuale, di squadra e di contatto può essere svolta nei parchi pubblici e privati, nelle aree attrezzate all’aperto,  negli spazi all’aperto di centri e circoli sportivi, pubblici e privati del proprio Comune o, nel rispetto delle disposizioni relative agli spostamenti, di un altro Comune, in conformità con quanto previsto dall’allegato 5 delle “Linee Guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere” emanate dal Dipartimento per lo sport. Torna dunque la possibilità di praticare sport di contatto come calcetto o beach volley.

Con la zona gialla riaprono inoltre al pubblico anche cinema, teatri e sale concerto. La capienza massima consentita sarà però del 50% di quella massima autorizzata.

“L’incidenza è diminuita, in tutte le province in questo momento siamo al di sotto di quella che era la soglia di allerta dei 250 per 100mila. Tutti gli indici epidemiologici si stanno dirigendo verso situazione di rischio sempre più rischio bassa, ma zona gialla non è un liberi tutti”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Sanità pugliese Pierluigi Lopalco.

“I numeri sono in miglioramento, questo ci interessa più di ogni altra cosa – ha proseguito Lopalco – ci interessa il tasso di occupazione posti letto che si sta avvicinando alla soglia del 30% pr terapie intensiva e 40% posto a bassa intensità di cura. L’Rt è sceso sotto 1. Ci preoccupa però il segnale che la zona gialla può dare alla popolazione. In questo momento ci sono ancora tante persone in ospedale,  tante sono positive, magari alcune anche asintomatiche. Dobbiamo continuare ad avere gli stessi livelli di protezione degli scorsi giorni, a prescindere dalla valutazione della classificazione rischio da parte del Ministero” – ha aggiunto.

“Dovremo continuare a mantenere tutte le cautele, evitando gli assembramenti che in ogni caso restano vietati, igienizzando le mani, usando le mascherine e mantenendo la distanza in ogni luogo, aperto o chiuso che sia. La circolazione del virus resta alta e la pressione sulle strutture sanitarie è ancora pesante. Non dobbiamo sprecare l’opportunità di tornare al più presto alla normalità, grazie anche alla campagna vaccinale e all’avvicinarsi della stagione estiva. Diversamente ci sarebbe un brusco risveglio, con l’inevitabile ritorno alle restrizioni”, conclude.

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