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Bari, nel bene confiscato la sede dell’associazione Penelope: “Punto di riferimento per le famiglie delle persone scomparse”

Pubblicato da: redazione | Mer, 6 Aprile 2022 - 18:00
06-04-22 inaugurata questa mattina la sede dell’associazione Penelope Puglia odv in un bene confiscato in via Buccari

Questa mattina l’assessore al Patrimonio Vito Lacoppola è intervenuto all’inaugurazione di un bene confiscato in via Buccari 133, assegnato in concessione all’associazione Penelope Puglia odv ad esito dell’avviso pubblico per l’affidamento degli immobili confiscati alla criminalità organizzata di proprietà del Comune di Bari pubblicato a febbraio dell’anno scorso. Su 11 beni oggetto del bando, otto sono in fase di aggiudicazione e consegna ad altrettante realtà sociali cittadine.

“Ogni volta che riapriamo con nuove energie un bene confiscato alle mafie e lo restituiamo alla comunità, facciamo un passo avanti tutti insieme sul percorso dell’affermazione della cultura della legalità sul nostro territorio – commenta l’assessore al Patrimonio Vito Lacoppola -. In questo caso l’associazione Penelope da tempo era in cerca di un luogo che fosse punto di riferimento, anche fisico, per tutte quelle famiglie che si avvalgono delle loro attività, più che meritevoli. Speriamo così di aver anche simbolicamente aiutato questa realtà ad essere più facilmente rintracciabile da parte di chi ne ha bisogno. L’attività che portiamo avanti attraverso l’affidamento dei beni confiscati alla criminalità è, a nostro parere, estremamente importante sia dal punto di vista del riutilizzo del patrimonio immobiliare sia nel consolidamento del percorso socio-culturale della legalità. Dimostrare ai cittadini che le istituzioni possono confiscare, e quindi sottrarre, beni alle mafie per metterli a disposizione della collettività, rappresenta un messaggio di autorevolezza e di presenza dello Stato sul territorio”.

“L’associazione Penelope Puglia da oltre 15 anni si occupa di persone scomparse – ha dichiarato la presidente Annalisa Loconsole -. Per noi si tratta di un risultato significativo, perché una sede fisica può diventare un punto di riferimento per molte persone alle prese con questo tipo di problemi, che qui potranno incontrarsi per condividere l’assenza del proprio congiunto oltre che ricevere un supporto qualificato, psicologico e legale. La utilizzeremo per pianificare le ricerche di persone scomparse e per portare avanti le altre attività, alcune delle quali sperimentali, come nel caso del progetto SEGUIMI che, grazie all’intesa con il Comune di Bari ci consente di dotare gli anziani che soffrono di patologie neurodegenerative di un dispositivo di geolocalizzazione per individuarne la posizione. A breve avvieremo inoltre un progetto che ci sta particolarmente a cuore, dedicato alla prevenzione della scomparsa dei minori”.

Si ricorda che la concessione in uso, a titolo gratuito, dei beni immobili è prevista per un periodo non inferiore a 6 anni, rinnovabile fino ad un massimo di 19 anni.

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