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La Xylella non si ferma: altre 38 piante infette tra Brindisi e a sud del Barese

Pubblicato da: redazione | Sab, 30 Luglio 2022 - 07:15
Xylella

La Xylella avanza e continua a fare strage di ulivi. Sono state riscontrate altre 38 piante infette tra il nord di Brindisi e il sud della provincia di Bari. Rilevato un focolaio anche in una zona indenne attorno a Polignano a Mare. Inoltre sono stati trovati positivi anche due rosmarini e un mirto. Giungono notizie negative dal sito istituzionale Emergenza Xylella: in particolare delle 38 piante infette, 16 sono state riscontrate in agro Polignano, 6 in agro di Monopoli e 16 in agro di Fasano.

Delle 16 piante agro di Polignano, 9 fanno parte di un nuovo focolaio in zona indenne, sulla
provinciale 121 Conversano-Polignano, in un’area a circa due km dal centro abitato, altamente frequentata da autoveicoli e mezzi pesanti. “Abbiamo sempre sostenuto che la Xylella fastidiosa non avrebbe atteso i tempi della burocrazia, della politica e della giustizia – ricorda il presidente Gennaro Sicolo – Non ci eravamo sbagliati, stante l’avanzamento del batterio giunto ormai in provincia di Bari.

Sulla Xylella ormai bisogna attuare gli strumenti e i fondi ottenuti in anni di battaglie, per ridisegnare il futuro economico e produttivo delle province ormai compromesse, con i reimpianti, anche con specie diverse dall’olivo, e i sovrainnesti (questi ultimi per salvare la Piana degli Ulivi Monumentali), destinando, sempre più velocemente e superando i sempre presenti intoppi di natura burocratica, gli indennizzi stanziati, con una più incisiva azione di prevenzione attraverso il monitoraggio, le eradicazioni e la attuazione delle buone pratiche agricole.

A tal proposito – sottolinea il presidente – si ribadisce ancora una volta che il nostro riferimento è sempre stata e sarà la scienza e non la fantascienza, i santoni e gli pseudoambientalisti che tanti danni hanno arrecato in questi anni attraverso le loro azioni di disinformazione e di proteste senza senso e senza fondamento scientifico, distruggendo in quasi 10 anni un patrimonio immenso. Gli agricoltori in questi anni hanno rispettato le regole, innanzitutto eseguendo regolarmente le buone pratiche agricole e tutte le procedure previste dai piani di azione annuali varati dalla Regione Puglia, con un aumento esponenziale dei costi a fronte di bilanci aziendali in molti casi ridotti a zero.

Restano ancora delle criticità, soprattutto notevoli ritardi, circa la eradicazione delle piante infette per le quali i proprietari non avanzano richiesta di eradicazione volontaria. In tal caso le reticenze dei proprietari ed azioni di contrasto messe in atto dagli stessi stanno ritardando notevolmente la eradicazione delle piante infette in alcune zone. A tal proposito serve un cambio di passo e servono procedure più veloci, snelle e forzate per ridurre in tempi brevi la grande massa di inoculo rappresentato dalle piante infette.

Per Sicolo, è necessaria la nomina di un commissario straordinario per gli abbattimenti con poteri, mezzi, risorse economiche e umane straordinarie che proceda in pochissimi giorni all’abbattimento delle piante infette. Inoltre occorre proseguire con le attività di monitoraggio delle piante e dei vettori. Servono risorse agli agricoltori che svolgono con diligenza le buone pratiche agricole e le azioni di prevenzione fitosanitaria. Bisogna anche prorogare per altri due anni gli indennizzi per i danni subiti da Xylella ma anche implementare ulteriormente la ricerca scientifica e la sperimentazione. In ultimo, continuare nella sperimentazione dei sovrainnesti dei monumentali per cercare di tutelare la Piana dei monumentali”.

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