Nonostante sia al centro di un’inchiesta per corruzione elettorale, Alessandro Cataldo – noto come “Sandrino” – ha annunciato la sua candidatura al consiglio comunale di Triggiano (Bari), a sostegno del candidato sindaco di centrodestra Onofrio D’Alesio. Cataldo, fondatore del movimento politico “Sud al Centro”, è coinvolto in un’indagine relativa a presunte irregolarità nelle elezioni regionali del 2020 e nelle amministrative di Grumo Appula e Triggiano tra il 2020 e il 2021. Proprio negli scorsi giorni la Procura di Bari ha notificato a lui e ad altri 17 indagati – tra cui l’ex assessora regionale e moglie di Cataldo, Anita Maurodinoia – la richiesta di rinvio a giudizio per due presunte associazioni a delinquere finalizzate alla corruzione elettorale, di cui Cataldo sarebbe stato il promotore.
“Se non fossi certo della piena correttezza del mio operato, della mia buona fede e della fiducia nella Magistratura, non mi sarei candidato”, ha dichiarato Cataldo in una nota stampa. “Dopo 24 anni dalla mia ultima candidatura, ho deciso di metterci la faccia e tornare in campo con coraggio”. Cataldo ha anche denunciato una campagna “velenosa e denigratoria” nei suoi confronti, che – a suo dire – avrebbe il solo scopo di screditare la sua figura e il suo impegno politico. A Triggiano si tornerà alle urne il 25 e 26 maggio. Nell’ambito della stessa inchiesta sono coinvolti anche l’ex sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli – arrestato insieme a Cataldo nell’aprile 2024 – che si è dimesso dalla carica dopo il provvedimento.
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