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Bari, occupazione abusiva nel porto di Torre a Mare

Rimossi i sistemi di ancoraggio per oltre 100 imbarcazioni

Pubblicato da: redazione | Mar, 17 Giugno 2025 - 12:12
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Nei giorni scorsi, la Stazione Navale della Guardia di Finanza di Bari, sotto il coordinamento del Reparto Operativo Aeronavale, ha portato a termine una complessa operazione finalizzata alla verifica del corretto utilizzo del porto di Torre a Mare, dell’arenile, dei depositi esistenti e delle aree di pertinenza, a tutela del patrimonio pubblico.

Nel corso delle operazioni è emersa l’occupazione abusiva dello specchio acqueo per l’ormeggio di oltre cento imbarcazioni e l’utilizzo indebito della spiaggia e dei casotti da pesca. Il personale del Corpo ha proceduto quindi alla rimozione dei sistemi di ancoraggio, posizionati abusivamente sul fondale, e allo sgombero delle banchine, utilizzate per il deposito delle reti da pesca e dei galleggianti, conferendo circa sette tonnellate di rifiuti speciali alla locale Azienda di smaltimento e restituendo il porto alla libera fruizione da parte della collettività.

I controlli sono stati estesi anche nei confronti degli esercenti delle attività commerciali e delle cooperative di pesca ivi presenti, al fine di verificare il corretto adempimento degli obblighi contrattualmente assunti in qualità di utilizzatori di beni demaniali. Anche in questo caso sono state constatate violazioni e inosservanze di prescrizioni poste a tutela del paesaggio per un importo complessivo di circa 230.000 euro.

Alcuni esercenti, inoltre, avevano omesso di eseguire le previste comunicazioni ai fini del corretto pagamento dei tributi IMU e TARI, alterando in siffatto modo le regole della concorrenza e danneggiando le imprese oneste.

Il costante presidio del litorale costiero e delle acque di competenza regionale delle Fiamme Gialle del comparto aeronavale, in piena attuazione delle esclusive prerogative di “Polizia del Mare”, garantisce una decisa azione di prevenzione e contrasto degli illeciti perpetrati, rendendo possibile la salvaguardia delle risorse ambientali, della salute pubblica e dell’economia sana del territorio.

Si precisa che il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, le ipotesi di accusa dovranno essere valutate ed eventualmente trovare conferma nella fase processuale con il contributo della difesa, dovendosi presumere l’innocenza degli indagati sino alla irrevocabilità della eventuale sentenza di condanna.

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