Sono state posizionate (a fine gennaio, quindi da poco meno di un anno) in diversi punti nevralgici della città ma le velostazioni, presentate dall’amministrazione comunale come una soluzione per creare una rete capillare di parcheggi sicuri per le biciclette dei cittadini, non sono ancora pronte per prestare servizio. Si attende il bando per la individuazione del gestore che si occuperà delle strutture.
I lavori come detto sono cominciati ad inizio anno e previste nell’ambito del progetto di “Small scale”, finanziato per 1,9 milioni di euro che ha previsto l’installazione di una serie di dispositivi e infrastrutture a sostegno della mobilità sostenibile, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità, la mobilità interna e l’offerta di servizi nei singoli quartieri.
La scelta delle postazioni e le attività di installazione delle nuove strutture ha coinvolto i Municipi e il territorio partendo da un censimento delle rastrelliere già esistenti in città. Inoltre, la programmazione ha tenuto conto dei principali luoghi di interesse e delle piste ciclabili, esistenti e previste, così da individuare delle zone adeguate al posizionamento dei nuovi posti per bici. I box modulari consentono di parcheggiare 8 biciclette occupando l’area di un solo posto auto. “Ecco il denaro come viene speso – tuona un barese. Quintali di ferro sparso per la città. Un servizio mai entrato in funzione”
I lavori sono partiti da largo Sorrentino per una velostazione composta da 8 box dotati di gancio per il deposito del casco, della pettorina e di eventuali oggetti personali. Una luce a led, che si accende all’apertura dello sportello, illumina il box per facilitarne l’utilizzo. La stessa luce potrà essere mantenuta accesa anche dopo la chiusura dello sportello, in modalità a bassa intensità, in modo da consentire facilmente l’individuazione dei box occupati rispetto a quelli disponibili.
A seguire, gli interventi sono proseguiti nel Municipio II per la realizzazione di velostazioni nei pressi del Park&ride di largo due Giugno, del Polipark, in via Matarrese (nei pressi della Facoltà di Economia e Commercio) e in via Fanelli (area chiesa di San Marcello).
Nelle settimane successive, invece, sono state installate delle velostazioni in tutti i Municipi, per un totale di 22 strutture per 176 posti per bici complessivi. “Queste strutture renderanno Bari più accessibile e fruibile da parte dei ciclisti e di tutti gli utenti che sceglieranno i dispositivi di mobilità sostenibile – aveva commentato al tempo l’assessore alla Mobilità Domenico Scaramuzzi -. Sono piccoli interventi infrastrutturali che rientrano nell’ambito di una programmazione più ampia, che ha l’obiettivo di migliorare gli standard qualitativi e quantitativi della mobilità sostenibile nella nostra città. Abbiamo scelto piazze, parchi, scuole, mercati, biblioteche e, in generale, luoghi di aggregazione in modo da incentivare, nei percorsi quotidiani, l’uso della bicicletta, ancora limitato anche per l’assenza di strutture sicure adibite alla sosta”.