“Gli Stati Generali della Green Economy svoltisi a Rimini in questi giorni confermano che la Puglia e Bari possono produrre ricchezza, occupazione e sviluppo ecocompatibile per i cittadini, se si sceglie di puntare con decisione sulla cosiddetta economia verde”. Così Giuseppe Carrieri, consigliere comunale della Lega, presente a Ecomondo 2025.
“I dissalatori – spiega Carrieri – possono garantire a Bari e alla Puglia una nuova tecnologia idrica, capace di liberarci dall’incertezza meteo e di superare le enormi perdite causate dalle nostre reti di adduzione, ormai troppo lunghe e obsolete. Allo stesso modo, gli impianti per la selezione automatica dei rifiuti e per il riciclo delle materie preziose raccolte in modo differenziato permettono di eliminare le discariche e di costruire una vera economia circolare, rigenerando carta, vetro, plastica e alluminio, risorse oggi scarse ma indispensabili. Inoltre, il minifotovoltaico e il minieolico possono trasformare i cittadini pugliesi e baresi in prosumer, ovvero produttori e consumatori di energia rinnovabile, e far crescere una filiera industriale strategica, ad alto valore aggiunto, che può diventare uno dei motori economici del nostro territorio”.
“Bari e la Puglia – aggiunge – devono assolutamente puntare sulla green economy, in una città e in una regione che hanno paesaggio e ambiente da tutelare. È un settore che abbraccia le energie rinnovabili, il riciclo dei rifiuti, la dissalazione delle acque, lo storage energetico con batterie, e che genera valore aggiunto per gli operatori e per l’intero territorio. È su questo che Bari e la Puglia devono investire per costruire un tessuto economico e industriale compatibile con la nostra identità paesaggistica. Su questa visione di sviluppo abbiamo da tempo chiesto al sindaco Leccese di orientare l’azione amministrativa comunale, investendo risorse regionali, nazionali e comunitarie, per sostenere le imprese locali e internazionali che nella zona industriale di Bari possono riconvertirsi o insediare nuovi spazi produttivi, creando lavoro qualificato, ben retribuito e moderno”, ha concluso.