In Puglia, l’olio extravergine d’oliva vive un momento di grande splendore: qualità eccellente e quantità in risalita, nonostante la siccità e gli eventi climatici estremi. A confermarlo sono i dati di Coldiretti Puglia, che sottolineano come gli oli DOP Terra di Bari abbiano registrato un balzo del 62% nelle esportazioni, confermandosi al top della classifica nazionale. La produzione pugliese non solo sostiene l’economia locale, ma sta conquistando sempre più appassionati in Italia e all’estero.
L’extravergine pugliese non è solo gusto: è anche salute. Numerosi studi, tra cui una review congiunta dell’Università del Molise e di Harvard, evidenziano come i polifenoli presenti nell’olio – idrossitirosolo, oleuropeina e oleocantale – possano contrastare l’infiammazione cerebrale e proteggere dalle malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson. La conferma arriva dallo studio Predimed in Spagna, che mostra come una dieta mediterranea arricchita con olio extravergine ad alto contenuto di polifenoli possa ridurre fino al 40% il rischio di deficit cognitivi.
L’olivicoltura in Puglia è la più estesa del territorio regionale: oltre 370mila ettari coltivati, 148.127 aziende agricole coinvolte e 60 milioni di ulivi che coprono il 40% della superficie del Sud e quasi un terzo di quella nazionale. Il valore della produzione di olio extravergine supera il miliardo di euro, rendendo la Puglia la vera “fabbrica green” del Mezzogiorno. Cinque oli DOP e un IGP raccontano la varietà e la qualità del prodotto regionale, simbolo di tradizione e innovazione.
Non mancano però le ombre. Le importazioni di olio straniero sono quasi raddoppiate nel 2025, con 427 milioni di chili arrivati nei primi otto mesi dell’anno, alimentando speculazioni e contratti al ribasso che hanno fatto crollare le quotazioni dell’olio italiano sotto i costi di produzione. Coldiretti e Unaprol chiedono interventi urgenti: una Cabina di Regia straordinaria, controlli nei porti e monitoraggio dei contratti “futures” per proteggere l’eccellenza pugliese e garantire il giusto valore agli oli locali.
In un momento di grande riscoperta dei valori del made in Italy, l’olio extravergine pugliese conferma ancora una volta di essere un prodotto strategico, non solo per l’economia, ma anche per la salute e la cultura gastronomica della regione. La sfida resta quella di difendere la qualità e il lavoro degli olivicoltori locali in un mercato sempre più globale e competitivo.