“Esami fantasma a Giurisprudenza”, l’accusa di un dipendente

BARI – L’inchiesta sull’esame d’avvocato 2014-2015 si allarga e lambisce l’Università barese. Dalle carte dell’indagine, infatti, affiorano nuovi filoni investigativi, uno riguarda presunte irregolarità nello svolgimento degli gli esami universitari. I riflettori sono puntati sulla facoltà di Giurisprudenza, dove prestava servizio come funzionaria Annunziata Laquale, ai domiciliari insieme alla figlia Innocenza Losito (responsabile dell’unità di controllo dell’Adisu) e all’avvocato Giuseppe Colella, 38 anni, del Foro di Bari. Dai documenti viene fuori l’influenza esercitata da Laquale all’interno del dipartimento di Giurisprudenza. A questo proposito i carabinieri hanno ascoltato un tecnico in servizio nella facoltà: “In questi anni – è il racconto riportato nell’ordinanza di custodia cautelare – ho assistito a casi di registrazioni di esami mai sostenuti dagli studenti”. L’uomo prosegue e dichiara che in una circostanza la funzionaria non esitò a convocare un docente e a ordinargli di aprire il verbale di esame per fare comparire la prova di una studentessa che era con lei in quel momento. Una prova in realtà mai sostenuta. “Con un po’ di riluttanza – aggiunge il testimone – il professore dovette cedere e verbalizzare a distanza di dieci giorni dalla sessione di esami. In altre occasioni – racconta il dipendente – Laquale mi ha chiesto di consegnare dei bigliettini riportanti i nominativi degli studenti che si apprestavano a sostenere gli esami, direttamente ai professori o ai loro assistenti”.