Il calcio è sempre meno sport e sempre più intrattenimento. In questa prospettiva va inquadrata l’evoluzione degli stadi in Europa e in Italia, dove solo la Juventus può rappresentare un modello al passo con i tempi grazie allo stadio di proprietà e ad un uso extragare dell’impianto.rnrnLa partita della domenica è dunque sempre più una esperienza emozionale, lontana per i profeti (economici) del calcio moderno dalla passione identitaria che ha segnato l’evoluzione del football nel novecento. Per questo lo stadio non ospita più semplici spettatori con la sciarpa del club ma potenziali consumatori, da indirizzare nell’acquisto del materiale del club nonché dei prodotti collegati (app, canali tematici pay, musei, ristoranti convenzionati).rnrnNon più solo seggiolini per tifosi, ma box modernissimi, spazi per l’intrattenimento dei bambini, rinfreschi luculliani in ristoranti con affaccio sul campo: questo è il modello predominante di sviluppo degli affari dei club riguardo agli stadi.rnrnI ricavi dai biglietti venduti nello stadio di proprietà segnano la differenza tra i bilanci della Juventus e quelli degli altri top club italiani. Se i diritti tv contano per il 49% nel fatturato del Milan, 52% per l’Inter, 55% per la Juventus e addirittura il 65% per il Napoli, sul piano degli incassi la Vecchia Signora non ha competitor.rnrnI dati Deloitternrn

Deloitte Benchmark Ita