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Stava per essere venduto a privati: il Comune di Modugno salva il Villaggio neolitico e lo acquisisce per 10mila euro

Pubblicato da: redazione | Gio, 13 Luglio 2017 - 18:15

Via libera da parte del Consiglio comunale di Modugno alla proposta dell’amministrazione di acquisire il villaggio neolitico risalente al VI- V millennio a.C, situato in contrada Balsignano.

L’area in questione, dopo le scoperte fatte con la campagna di scavi archeologici nelle lame del territorio barese a inizio anni ’90, fu sottoposta nel 1995 a vincolo di tutela diretta (vincolo archeologico L. 1089/1939) con un Decreto del Ministro dei Beni Ambientali e Culturali nel quale si riconosce il particolare interesse archeologico del sito rilevando che il suo ritrovamento, insieme ai numerosi reperti portati alla luce, “fa supporre di essere di fronte ad uno dei più complessi e fortunatamente meglio conservati insediamenti del Neolitico Antico peninsulare, da datare tra la fine del VI ed il V millennio […]”.

L’insediamento tuttavia si trova in un fondo che è sempre stato di proprietà privata ed è sempre passato di mano senza che venisse esercitato il diritto di prelazione previsto per lo Stato o per Regione ed Enti locali. In questi giorni, il fondo era, ancora una volta, in fase di cessione con un atto di compravendita stipulato tra due società a responsabilità limitata, al prezzo di 10.0000 euro già corrisposto dall’acquirente. La conclusione della compravendita era, tuttavia, condizionata per legge all’esercizio del diritto di prelazione previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. In base a questa sorta di diritto di precedenza rappresentata dalla prelazione, il Comune di Modugno ha dunque oggi bloccato la cessione tra i privati del Villaggio Neolitico e lo ha acquisito al proprio demanio, cioè al patrimonio della collettività. .

Il sindaco Nicola Magrone: “E’ certamente interesse della collettività che il Villaggio Neolitico entri a far parte del patrimonio pubblico perché solo dal ‘pubblico’ possono giungere garanzie sull’integrità del bene, sulla sua valorizzazione, sulla sua futura fruibilità pubblica e su una destinazione coerente con la sua caratterizzazione culturale (vietandone, ad esempio, ogni utilizzazione che risulti palesemente in contrasto con il valore da tutelare)”.

L’assessore comunale al patrimonio culturale, William Formicola ha aggiunto: “L’acquisizione è un provvedimento strategico per la comunità. Per il completo recupero dell’insediamento neolitico potremo utilizzare fondi pubblici. Prima della valorizzazione, riprenderemo gli scavi per la definitiva emersione del giacimento archeologico e per completare gli studi”.

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