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Colori “positivi” e spazi per lettura e conversazione: nuova sala d’aspetto all’Istituto tumori di Bari

Pubblicato da: redazione | Mer, 9 Maggio 2018 - 20:45
L'istituto Oncologico di Bari

È stata inaugurata questa mattina la sala d’aspetto “L’angolo del tempo” all’interno del Dipartimento Area Medica dell’Irccs Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” diretto dal dottor Attilio Guarini, un luogo dove i pazienti potranno attendere il momento della loro visita in uno spazio confortevole e accogliente.

L’iniziativa è stata promossa da Aistom (Associazione Italiana Stomizzati) e realizzata con il contributo incondizionato di Roche e il pieno sostegno della direzione strategica dell’ospedale, che con questo progetto ha voluto sottolineare il proprio impegno nell’umanizzazione delle cure che si affianca all’impegno nel garantire l’eccellenza medico-scientifica.

“La maggior parte delle sale d’attesa dei centri oncologici sono poco confortevoli  – ha dichiarato il cavaliere Francesco Diomede, segretario nazionale di Aistom ed ex paziente oncologico – e non incidono positivamente sullo stato d’animo del paziente, accrescendo preoccupazioni e senso di incertezza. Troppo spesso pazienti e familiari sostano per lungo tempo in aree anguste, inospitali, senza servizi. Trovare al contrario in una sala d’aspetto un ambiente sereno rende più confortevole e rilassante il periodo delicatissimo che precede i trattamenti, andando ad incidere anche sulla risposta alle cure”.

Il progetto di allestimento e riqualificazione degli spazi è stato concepito per valorizzare le strutture esistenti. La struttura flessibile del concept architettonico è basata su elementi modulari flessibili e replicabili. I colori bianco, tortora, giallo, arancione e verde, si alternano come i colori della terra ed evocano positività interiore e sensazione di benessere. Il comfort passa attraverso la scelta di sedute comode, spazi dedicati alla lettura, alla conversazione, etc.

“Non esiste medicina che non contempli oltre alla parte scientifica, anche quella umana – ha sottolineato il direttore generale dell’Irccs barese, Vito Antonio Delvino, neo coordinatore della Rete Oncologica Pugliese –. Il malato oncologico ha bisogno di ricerca e accesso a cure innovative, ma anche di un’adeguata forma di accoglienza, e tra le proprie linee strategiche fondamentali, l’Istituto Tumori ha assunto come elemento qualificante della propria azione l’umanizzazione dei servizi. L’angolo del tempo ne è un risultato, ottenuto valorizzando l’integrazione tra istituzione e volontariato, a conferma del ruolo chiave che le associazioni dei pazienti giocano nello sviluppo degli ospedali pubblici.”

Non più, dunque, luoghi cupi, ma in grado di avere un impatto emotivo positivo e migliorare l’aspetto psicologico del paziente che si reca in ospedale per affrontare un percorso estremamente complesso.

“Parliamo di un luogo concepito con la funzione di accompagnare alle cure mediche, dove i pazienti trascorrono molte ore con uno stato d’animo tutt’altro che sereno, in attesa di incontrare lo specialista – ha sottolineato il dottor Attilio Guarini –. L’angolo del tempo rappresenta un simbolo per la direzione dell’umanizzazione delle cure intrapresa dalla nostra organizzazione, per cercare di stabilire con il paziente un rapporto sempre più attento, sapendo che in quel momento c’è una relazione tra persone che vivono in modo diverso la stessa situazione: il personale medico, con la sua attività clinica, il paziente e il suoi famigliari, nella complessità di quel momento. Questo progetto si aggiunge ad una serie di altre iniziative di umanizzazione intraprese dalla nostra struttura quali i corsi di cucina oncologica e di “scrittura autobiografica” e l’attività motoria adattata”. Il progetto è stato possibile anche grazie al contributo incondizionato di Roche ed il supporto dei partner McCann Health, Cassina e Fase Modus.

“Per la persona che affronta la malattia oncologica si prospetta un cammino impegnativo. L’aspetto psicologico e quello emotivo sono una componente importante del percorso di cura – ha dichiarato Anna Maria Porrini, Direttore Medico di Roche – Il tempo destinato alla terapia non è una scelta ma un passaggio imprescindibile. Roche è orgogliosa di sostenere Aistom in questa iniziativa che è partita dall’ascolto delle persone e che ha visto l’entusiasmo e la fattiva collaborazione di tante persone, dalla struttura e il suo personale alle autorità locali, ai diversi partner che hanno operato per rendere questo progetto una realtà.”

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