Sono iniziate le giornate dedicate alla formazione degli aspiranti tutori per minori stranieri non accompagnati. Oltre un centinaio i volontari che già ieri a Bari, nella sede del Consiglio regionale della Puglia, hanno partecipato ai primi moduli del percorso organizzato dal Garante regionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che farà prossimamente tappa anche a Foggia e Taranto.
«La Puglia a differenza di quello che può essere l’orientamento del Paese nel fare un passo indietro – ha spiegato il garante Ludovico Abaticchio – su accoglienza e inclusione sociale ha con questo corso fatto un passo avanti verso un progetto di inclusione e solidarietà». «Abbiamo individuato i relatori del corso tramite un protocollo d’intesa con l’ordine dei medici, dei giornalisti, degli avvocati, degli assistenti sociali, dei pedagogisti e dei sociologi. Una scelta di professionalità – ha sottolineato Abaticchio – che ruota nell’ambito psico-socio-sanitario, della salute minorile e giuridico. Il corso di formazione è stato anche l’occasione per porre nuovamente il tema degli stranieri neo maggiorenni. Che fine hanno fatto i ragazzi che hanno compiuto 18 anni e un giorno? Quale – ha chiesto Abaticchio – l’impegno dello Stato visto che quantomeno occorrerebbe un programma di inclusione sociale e lavorativa, l’accompagnarli in un percorso che cancelli il più possibile il rischio di devianza?». Gli incontri formativi continueranno a Bari nelle prossime settimane (11 e 25 maggio, 8 e 15 giugno).