Debutta domani sera ‘Adriana Lecouvreur’ di Francesco Cilea seconda opera del cartellone 2020 della Fondazione Petruzzelli. L’Orchestra del Teatro sarà diretta dal maestro Jordi Bernàcer, il Coro dal maestro Fabrizio Cassi, la regia è affidata a Giovanni Agostinucci.
Lo spettacolo ha una scenografia che risale agli anni Cinquanta del secolo scorso, fa parte dell’allestimento di tradizione di Sormani e Cardaropoli di Milano ripresa e attualizzata da Agostinucci che ha curato anche i costumi e le luci. L’opera in quattro atti fu composta da Cilea su libretto di Arturo Colautti ispirato al dramma omonimo di Scribe e Legouvè ambientato nel Settecento. Agostinucci ambienta l’azione agli inizi del Novecento e «la scelta – si sottolinea nelle note di regia – è un vero e proprio ritorno alle origini. La prima assoluta infatti trionfa al Teatro Lirico di Milano il 1902». Agostinucci ha dunque mantenuto queste scene imponenti, fondali dipinti a mano che riproducono teatri e saloni e, utilizzando un sapiente gioco di luci, presenta i personaggi con abiti agili e moderni. Una caratteristica di Cilea – ha sottolineato il critico Stefano Catucci nella presentazione dell’opera – è aver amalgamato stili teatrali e musicali differenti tra loro, creando ‘una stratificazionè che dà efficacia all’azione scenica e, tra l’altro, riesce ad annullare le differenze sociali tra i protagonisti. Si alza dunque il sipario e lo spettatore è introdotto nel retropalco di un teatro: siamo alla Comedie Francaise, sta per andare in scena una tragedia di Racine e nella concitazione generale il direttore di scena cerca di accontentare le richieste di tutti gli attori. All’improvviso entra in scena la sua attrice prediletta Adriana Lecouvreur che ripassa la parte che interpreterà a breve. E l’intricatissima vicenda, tra amori, tradimenti, inganni, comincia a dipanarsi. Buono il cast tra cui l’uruguaiana Maria José Siri nel ruolo della protagonista, Migran Agadzhanyan (Maurizio Conte di Sassonia), Pietro Spagnoli (Michonnet), Alessandra Volpe (La Principessa di Bouillon). Le coreografie del corpo di ballo della «Compagnia Daniele Cipriani» sono di Giorgio Mancini. Lo spettacolo sarà in replica fino al 10 marzo.