Primo sabato con la nuova ordinanza del sindaco Antonio Decaro. Ordinanza che prevede il divieto di stazionamento in diversi luoghi della città (ad eccezione delle file per entrare nei locali commerciali), il divieto di consumazione di cibi e bevande in piazze e strade oltre al divieto di asporto per bar e ristoranti dalle 11. Sono scattate anche le prime multe. Ma quello che si è presentato questa sera è un sabato di normalità a Bari, con traffico, ingorghi e tanta gente nelle strade dello shopping. Nel video sotto l’incrocio davanti al teatro Margherita. Più tranquilla la situazione in via Argiro e nel centro storico, in quest’ultimo caso grazie agli spazi più ampi per il “passeggio”. Gruppi di persone invece presenti sempre nella zona dell’Umbertino.
L’ordinanza ha ricevuto tante critiche soprattutto da parte dei ristoratori. “Bloccare l’asporto dalle 11 il sabato significa far morire un’attività”, hanno detto oggi nel corso di una conferenza stampa davanti alla prefettura. “Non ci stiamo più ad essere considerati untori. Sono nove mesi che ci dipingono come coloro che diffondono il contagio e questo non è vero. Nei nostri locali i clienti sono sicuri e distanziati”, dice Antonio Lorusso dell’associazione ‘Passione Horeca’. “Avevamo chiesto chiusura per tutti, invece noi chiudiamo mentre tutti sono liberi di circolare. Ancora una volta il nostro sacrificio sarà inutile”, aggiunge Maurizio Mastrorilli di ‘Movimento Impresa’. Gianni Del Mastro, dell’associazione ‘We are in Bari vecchia’, spiega che “nei nostri ristoranti a pranzo non viene nessuno”. “Chiediamo di stare aperti la sera – prosegue – i nostri locali sono presidi di sicurezza, più delle case dove si riuniscono famiglie e amici”. E aggiunge che “se il nostro comparto scompare ne avrà un danno irreparabile l’intera economia regionale, che anche sull’enogastronomia ha fondato il rilancio del turismo”.