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Il fondale di Bari a setaccio: rilievi per monitorare i fenomeni di erosione della costa

Pubblicato da: redazione | Mer, 7 Luglio 2021 - 13:00

L’Asset con la Regione Puglia, dipartimento Agricoltura e Pesca, sta attuando il progetto “Appesca“, realizzato con fondi FEAMP 2014-2020 (fondi europei per lo sviluppo della pesca sostenibile e dell’economia del mare). Il progetto è finalizzato alla ricognizione e all’analisi dei porti pugliesi e alla definizione dei fabbisogni per l’adeguamento e l’efficientamento delle strutture per la pesca professionale.

I tecnici dell’Asset stanno effettuando, nel “porto vecchio” di Bari, rilievi batimetrici e topografici per definire dettagliatamente l’andamento morfologico del fondale marino con tecnologie estremamente innovative e di grande precisione. I rilievi sono necessari ai fini della progettazione e del monitoraggio delle opere marittime, anche per effettuare  dragaggi e ripascimenti e per monitorare i fenomeni di erosione della costa.

In questi giorni sono in corso i rilievi nelle acque prospicienti ai moli Sant’Antonio e San Nicola nel porto vecchio di Bari;  il programma di progetto prevede rilievi batimetrici anche a: Cagnano VaranoMarina di LesinaIsole TremitiMattinataMargherita di SavoiaBari Santo SpiritoTorre a MareTorchiaroloFrigole. Questi rilievi, compiuti nei principali porti dedicati alla pesca, saranno particolarmente utili per la programmazione regionale, ma anche per tutti i Comuni e gli operatori interessati.

Oltre all’esecuzione delle indagini topografiche e dei rilievi batimetrici con tecnologia multi-beam, il progetto ha previsto indagini realizzate con Side scan sonar, laser scanner, droni e video ispezioni affidate alla Prisma Srl di Sant’Agnello (Na) affidataria dei lavori. In tal modo si otterrà una riproduzione tridimensionale dei porti sia nella parte sommersa dei fondali sia di tutte le strutture e dei manufatti a terra

Il progetto prevede infatti che i tecnici specialisti di Asset debbano effettuare una dettagliata ricognizione delle infrastrutture e dei luoghi di sbarco esistenti lungo la costa pugliese evidenziando e analizzando eventuali criticità. Il lavoro viene svolto in sintonia e con la collaborazione delle Capitanerie di Porto e dei Comuni interessati oltre che degli operatori marittimi e dei lavoratori addetti alla pesca professionale.

 “Appesca approfondisce anche le questioni inerenti la sostenibilità ambientale tra cui le criticità connesse alla gestione dei rifiuti raccolti in mare derivanti dall’attività di pesca – aggiunge Elio Sannicandro, direttore generale di Asset – Oggi più che mai, occorre riprogrammare la gestione delle attività di pesca mediante un approccio multidisciplinare seguendo i principi dello sviluppo sostenibile applicati alla blue economy”.

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