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Bari, ciclabili in via De Rossi e Quintino Sella. La rivolta: “Disastro per viabilità e commercio”

Pubblicato da: Rosanna Volpe | Sab, 26 Marzo 2022 - 10:00

I commercianti e i residenti di via Quintino Sella e via De Rossi, almeno una parte, dicono no alle piste ciclabili light previste da un progetto del Comune di Bari. Ed è presto spiegato. In via Quintino Sella, dove gli spazi non consentono una sede ciclabile dedicata ed esiste una corsia riservata al Tpl, sarebbe prevista proprio in corrispondenza della corsia riservata ai bus (secondo una tipologia contemplata dalle recenti modifiche del Codice della strada). Convince anche meno la ciclabile in via De Rossi che comprometterebbe posti auto e sicurezza. Già da questa mattina Alessandra Di Pierro, proprietaria di un negozio in via De Rossi, sta raccogliendo le firme per fermare i lavori che dovrebbero iniziare nel mese di aprile. “Sitiamo attraversando un momento molto difficile spiega Di Pierro. Prima l’emergenza sanitaria, ora l’ennesimo schiaffo ai commercianti. Non è accettabile che il sindaco abbia ascoltato le associazioni di ciclisti e non prenda in considerazione le nostre problematiche”.

A essere contestato è quindi anche il metodo.  “Con il rispetto dovuto – tuonano – ci permettiamo di dissentire dal metodo e dal merito della scelta assunta. Non è così che si interagisce con i cittadini ignorandone completamente prerogative ed interessi collettivi in modo particolare in questo momento di grande confusione e di “sperata” ripresa economica e sociale. Le consultazioni devono avvenire nella trasparenza, nel pluralismo e nella effettiva partecipazione mediante adeguata informazione. Il metodo dovrebbe essere molto semplice sul modello della campagna elettorale nella quale non mancano volantini e occasioni di incontro e confronto. Nel merito: non è eliminando la doppia corsia che si garantisce la mobilità sostenibile e l’abbassamento dell’inquinamento ambientale e acustico.

“Realizzare le piste ciclabili in via De Rossi e in via Q. Sella, per il numero elevato di intersezioni, – proseguono – aumenta esponenzialmente il pericolo di sinistri con conseguenze altrettanto potenzialmente gravi per la salute dei cittadini. Inoltre, se ciò è incentivato anche per eliminare la sosta in doppia fila è bene chiarire che grandissima percentuale di queste soste non sono dovute a sciacallaggio, che pure non manca da parte degli automobilisti. Molte di queste soste è imposto dalla contingenza dovuta a scarsità, per non dire totale assenza, di parcheggi pubblici. Le basterebbe fare una rilevazione presso il parcheggio interrato di piazza battisti il quale alle 9:30 del mattino è già totalmente pieno. Inoltre, la realizzazione della pista ciclabile ridurrebbe la carreggiata ad una sola corsia. A questo punto ci chiediamo quale ragionamento ha seguito la Sua amministrazione sotto il profilo della sicurezza della circolazione nonché della tutela della salute dei cittadini. Se per avventura dovesse verificarsi un sinistro che richiede l’uso dell’ambulanza e della polizia per i rilievi, ciò inevitabilmente bloccherebbe l’intera arteria non essendoci sufficiente spazio per garantire il deflusso della circolazione. Inoltre, se malauguratamente contestualmente dovesse essere necessario l’intervento di altre auto sanitarie per qualche malcapitato residente con problemi di salute, sarebbe praticamente impossibile assicurare una celere risposta sanitaria. Insomma, è bene chiarire che la mobilità sostenibile e la riduzione dell’inquinamento acustico e ambientale non si ottengono rendendo la vita dei cittadini impossibile. Dovrebbero essere perseguite scelte tecniche socialmente ed economicamente sostenibili con modelli ispirati al medio/lungo periodo anche per consentire il mutamento fisiologico dei comportamenti sociali.

Occorrerebbe realizzare più parcheggi sotterranei prevedendo ad es. che ogni qualvolta si ristruttura una piazza, in presenza di requisiti tecnici idonei, bisognerebbe prevedere un parcheggio interrato. Converrebbe aumentare nelle periferie le zone di sosta garantita e controllata dal personale della polizia locale e conseguentemente aumentare sensibilmente, migliorandolo nella qualità e nella quantità, il servizio di trasporto locale. Tutti accorgimenti che se attuati migliorerebbero la qualità della vita di tutti i cittadini, ciclisti compresi !!! Per non parlare poi delle difficoltà (come se non ce ne fossero già abbastanza) che inevitabilmente vivrebbero i titolari di attività commerciali.

Sarebbe praticamente impossibile fare il carico e scarico delle merci. Altrettanto impossibile per i clienti sperare di trovare un parcheggio restringendosi tutti gli spazi a disposizione e aumentando il rischio di sinistri per colpa di una circolazione spregiudicata e senza regole di monopattini e biciclette soprattutto nel periodo primavera-estate. Insomma, in tutta sincerità e onestà e con il dovuto rispetto, questa scelta dell’amministrazione ci sembra davvero una decisione dissennata. Chiediamo a Lei e al Consiglio comunale di revocare con effetto immediato la decisione di realizzare le piste ciclabili in via De Rossi e in via Q. Sella.
Infine e più in generale, sarebbe bello avere un confronto con una conferenza o una tavola rotonda in merito alle scelte che riguardano i cittadini, se davvero si crede che la democrazia è partecipazione, come amate cantare di tanto in tanto”.

A farsi portavoce delle istanze di residenti e commercianti è l’avvocato Attilio Simeone che si è detto disponibile a un confronto con il primo cittadino. Nei prossimi giorni nascerà un comitato: l’idea è quella di cercare un confronto con l’amministrazione e di portare sul tavolo di discussione le problematiche che potrebbero derivare dalla realizzazione delle ciclabili in questo punto della città.

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