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Bari, ex Mitiladriatica: nuova vita per il rudere a Santo Spirito

A bando l'ex stabilimento, ecco cosa diventerà

Pubblicato da: Francesca Emilio | Gio, 11 Maggio 2023 - 09:24
Foto screen google maps

Il lungomare di Santo Spirito si prepara a cambiare nuovamente skyline. Dopo i lavori per la riqualificazione è prevista infatti “nuova vita” per l’ex stabilimento Mitiladriatica, situato sul lungomare Cristoforo Colombo. È quanto deciso nella giornata di ieri, giornata in cui è stata indetta la procedura di gara per il rilascio di una concessione demaniale marittima. La finalità sarà turistico-ricreativa e avrà una durata minima di 15 anni e massima di 20 con un canone annuo, a base gara, di 10.964 euro. Obiettivo: riaprire l’ex stabilimento e renderlo fruibile alla cittadinanza.

Attualmente, la zona risulta infatti completamente in stato di abbandono e degrado. Nel corso degli anni il Comune ha dovuto provvedere a murare le porte per evitare che la struttura, che si sviluppa per circa 4.666 metri quadri, divenisse rifugio per malintenzionati e tossicodipendenti, anche se, in tanti, soprattutto nei mesi estivi, oltrepassano la recinzione metallica, in alcune parti arrugginita, per potersi concedere un tuffo in una zona di mare, per via della presenza del rudere, interdetta. Un tempo, quello che oggi è un vero e proprio rudere, era utilizzato per la raccolta, la trasformazione e la lavorazione di prodotti ittici, nell’area ci sono ancora le vasche, oggi coperte con una pensilina.

Per il futuro dell’ex Mitiladriatica, il Comune di Bari, negli scorsi anni, aveva effettuato anche uno studio di fattibilità. L’intento era quello di comprendere e valutare al meglio come valorizzare la zona, senza alcun valore vincolante per il futuro concessionario. La proposta progettuale relativa alla concessione dovrà comunque prevedere alcune azioni obbligatorie tra cui, lo smantellamento delle costruzioni esistenti e il riadattamento delle parti restanti con l’intento di realizzare un manufatto compatibile con le funzioni future. Ma non solo, la volumetria infatti non potrà eccedere il volume legittimo attuale e, inoltre, gli interventi dovranno prevedere anche il mantenimento di strutture di difficile rimozione per una superficie di 340 metri quadri. Il futuro dell’ex rudere prevede dunque la realizzazione di una struttura che prevede attività in concessione, come ad esempio bar o ristoranti con eventuali servizi annessi, ma anche un’area sabbiosa profonda 30 centimetri dedicata all’attività sportiva da spiaggia, attrezzature con il percorso fitness con pavimentazione antitrauma e due pontili per rendere maggiormente accessibile l’ingresso al mare. Infine è prevista un’area parcheggio con pavimentazione drenante e piantumazione di tamerici per mitigarne l’impatto, oltre a pavimentazione esterna. Il costo, secondo quanto emerso dalla determina dirigenziale, ammonterebbe a 830mila euro. Al Comune invece, il compito di occuparsi, per quanto concerne gli spazi esterni, della realizzazione di una pista ciclabile e dell’allargamento dei marciapiedi. Le tempistiche relative al futuro dell’ex rudere sono ancora incerte, il primo passo prevede però l’approvazione degli interventi dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, senza la quale, non si potrà procedere.

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