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Il CEO di Twitch apre al gioco d’azzardo sulla piattaforma?

Pubblicato da: C.P. | Ven, 30 Giugno 2023 - 08:18

Twitch è notoriamente una delle migliori piattaforme di streaming online in rete. Tra i suoi canali, si trova ormai di tutto, anche se la galassia del gaming sembra essere più nutrita che altrove. All’interno del contesto del gioco online, però, ha trovato spazio anche un numero crescente di canali dedicati al gioco d’azzardo. Quali sono le conseguenze di questo fenomeno? Qual è la posizione assunta dai dirigenti di Twitch in proposito?

Twitch e gambling: la situazione nel 2021

Giugno 2021: lo streamer francese Felix Lengyel dichiara di volersi allontanare dallo streaming di contenuti legati al gambling sul proprio canale Twitch. Quella che era una passione riservata al proprio canale aveva sconfinato nella sua vita privata. Il risultato? Una perdita alle slot machine di almeno due milioni di euro in un solo mese. E dunque due milioni di ragioni per ragionare sulle proprie scelte di streaming e di vita. Da questo punto, inizia la riflessione ufficiale di Twitch sulla pubblicazione di contenuti legati al gioco d’azzardo tra i propri canali.

Il problema riguarda anche gli streamer italiani. I canali nazionali su Twitch possono rivelarsi dannosi tanto per gli streamer, quanto per il pubblico. Non può essere taciuta l’esistenza di una logica pubblicitaria, dietro questi contenuti. Spesso sono gli stessi casinò che fanno promuovere i propri portali agli streamer, generando un rischio concreto. Content creator come il citato xQc in Francia, e il Gabbrone in Italia, possono andare incontro a perdite notevoli, nonché al pericolo di sviluppare un’autentica dipendenza.

Twitch e gioco d’azzardo chiudono il rapporto nel 2022

L’esistenza di normative nazionali sembra essere diventata, nell’Ottobre 2022, il faro di riferimento di Twitch. La consapevolezza di essere una cassa di risonanza notevole per tutti i fenomeni ludici che trovano spazio nei canali, ha fatto la differenza. Tra streamer che vanno incontro a perdite di migliaia di euro e diffusione di un’autentica ludopatia, la posizione dei dirigenti della piattaforma e di alcuni suoi elementi di punta è stata chiara.

Il 18 Ottobre 2022, Twitch ha vietato qualsiasi pubblicazione di contenuti legati al gambling. Le pressioni sono arrivate anche da alcuni streamer in vista, come Imane Anys, che sono arrivati anche a immaginare uno sciopero di protesta in vista di Natale. Notoriamente, infatti, nel periodo natalizio gli annunci a tema gambling si fanno più pressanti, e un’interruzione dei contenuti in quell’arco di tempo avrebbe arrecato un forte malessere tanto ai follower quanto alla piattaforma stessa. Tutti si sarebbero resi conto del problema.

I numeri di Twitch

Il problema aveva ormai assunto una dimensione tale da non poter essere ignorato ancora a lungo. I numeri del rapporto tra Twitch e gioco d’azzardo vanno molto oltre le perdite dei singoli streamer. Nella prima metà del 2022, si sono registrate sulla piattaforma oltre 250 milioni di ore di streaming dedicate al solo gambling, con le slot machine in testa. In breve, al pubblico sono stati offerti video di streamer impegnati a far girare i rulli di un sito di gioco. Non a caso, le slot sono diventate uno dei contenuti più ricercati su Twitch, anche più di giochi quali Call of Duty e World of Warcraft. Dietro questo meccanismo, si nascondono casinò che finanziano questi stessi streamer allo scopo di dirottare l’attenzione del pubblico sulle proprie piattaforme di gambling, spesso offshore.

È passato meno di un anno dal cambio di rotta di Twitch. Lo sciopero di Natale degli streamer è stato scongiurato, ma sembra che la piattaforma non abbia ancora fatto abbastanza. È infatti opinione di alcuni creator, quali Devin Nash, che la piattaforma possa fare molto di più per troncare del tutto la sponsorizzazione di certi contenuti da parte degli streamer. Il problema è molto profondo, perché potrebbe comportare alla chiusura di numerosi canali, e alla delusione di molti follower: tuttavia, resta fondamentale combattere il problema alla radice, senza eccezioni o aperture verso il mondo del gambling. 

2023: Twitch tollera il gioco d’azzardo?

In una recente intervista al CEO di Twitch, Dan Clancy, la discussione si è nuovamente spostata sui canali dedicati al gambling. Oltre ai favorevoli alla repressione, infatti, il polverone è stato sollevato dai contrari. Questi sono stati probabilmente spinti da quella politica di incentivi che era concessa loro proprio dai casinò sponsorizzati. Il CEO Clancy ha dunque preso la parola chiarendo che il problema non è tanto il gioco d’azzardo in sé, quanto la sua regolamentazione.

L’esistenza di regole precise, infatti, fa in modo che possano operare sul territorio nazionale soltanto i siti che mostrano caratteristiche genuine sotto molti punti di vista: sicurezza delle transazioni, equità nelle probabilità di vincita, bontà degli algoritmi di gioco, promozione del gioco responsabile e via discorrendo. Data la premessa, per Clancy il problema non è la tolleranza verso i canali di gambling, ma la presenza di streamer che mettono in evidenza portali di gioco d’azzardo offshore illegali e non regolamentati.

La premessa porta evidentemente a valorizzare soltanto l’esperienza di gioco su siti autorizzati dallo Stato. Un valido esempio in Italia sono i portali promossi su casinomonkey.it, tutti muniti di autorizzazione ADM – ex AAMS. La presenza di queste licenze, siano esse italiane o statunitensi, deve diventare su Twitch l’autentico criterio per la creazione di contenuti streaming dedicati al gioco.

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