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Trasporti e mobilità sostenibile, “Bari fanalino di coda in Italia”

Le accuse di Forza Italia

Pubblicato da: redazione | Gio, 28 Settembre 2023 - 19:32
pista ciclabile japigia

“Tra le certificazioni più sonore dell’inefficacia delle (poche) iniziative politiche in tema di trasporto urbano dell’Amministrazione Decaro, c’è il report 2023 del Cnr e di Kyoto Club, sulla mobilità sostenibile nelle Città Metropolitane italiane”. A parlare è il coordinamento cittadino di Forza Italia.

“Nel rapporto, infatti, Bari si è attestata al quart’ultimo posto tra le grandi Città italiane, con un ritardo del 71% rispetto agli obiettivi europei da centrare entro il 2030: quasi inesistente l’offerta di trasporto pubblico non inquinante e la quota di autobus elettrici – continua Forza Italia – poche piste ciclabili rispetto al numero di abitanti, per quanto alcune siano state realizzate improvvidamente anche sulle carreggiate stradali (corso Vittorio Emanuele, viale Japigia, Lungomare, ecc); numero irrisorio di veicoli in sharing; tasso elevato di motorizzazione termica e solo 70 colonnine di ricarica elettriche; pessima ripartizione modale (il 57% degli spostamenti è ancora con mezzi privati motorizzati individuali, mentre per raggiungere l’obiettivo europeo si dovrebbe scendere al 35%). Il tutto si ripercuote sulla qualità dell’aria urbana, ammorbata da un’elevata concentrazione di inquinanti, tra cui pm10 e pm2,5, nonostante la fortunata posizione geografica di Bari favorisca la salubrità dell’aria”.

“Insomma, 20 anni di centrosinistra a Palazzo di Città, di cui 10 con al vertice un ingegnere stradale, il sindaco Antonio Decaro, hanno relegato Bari nelle retrovie di varie classifiche periodicamente elaborate sulle città europee, tra cui quella su decarbonizzazione, trasporto green e aria pulita – continua il partito – Urge una svolta radicale e tempestiva per colmare il ritardo registrato dalla nostra Città sul versante della mobilità sostenibile rispetto ad altre aree urbane italiane ed europee. Serve un cambio di rotta per rendere Bari a pieno titolo una Città moderna, digitale ed ecosostenibile, e per recuperare posizioni nelle varie classifiche urbane in cui, spesso, siamo tra i fanalini di coda, per responsabilità politica di chi da troppo tempo dimostra di non saper governare la nostra grande Città”.

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