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Il defibrillatore diventa a portata di drone: il progetto

Primo test effettuato a Taranto

Pubblicato da: redazione | Lun, 4 Marzo 2024 - 21:26

Un defibrillatore a portata di drone può fare la differenza in caso di arresto cardiaco improvviso. Lo dimostra il primo test del progetto sperimentale SEUAM (Sanitary Emergency Urban Air Mobility) di SIS 118 che ha preso il volo a Taranto, nel molo di Sant’Eligio, in occasione di un evento simulato. Sotto la guida telefonica degli operatori della Centrale Operativa 118, un testimone occasionale sul posto ha provveduto inizialmente ad effettuare il massaggio cardiaco e quindi, aiutare il paziente utilizzando il defibrillatore portato da un drone veicolato, in tempo reale, da operatori specializzati. “Abbattere drasticamente i tempi del soccorso alla vittima di un arresto cardiaco improvviso, assicurando entro i primi 3 minuti dall’insorgenza l’inizio delle compressioni toraciche ed entro i primi 5 minuti l’erogazione della scarica elettrica erogata dal defibrillatore, qualora necessaria – dichiara Mario Balzanelli, Presidente nazionale SIS 118, inventore e leader project della sperimentazione – fa la differenza tra la vita e la morte, perché consente di salvare, senza esiti neurologici, almeno il 40% di questi soggetti altrimenti destinati a morte certa”.

Il senso del progetto, realizzato insieme al partner tecnico Caltec, consorzio aerospaziale campano, “è ridurre in modo significativo le morti evitabili, portando, attraverso l’impiego di droni iperveloci teleguidati dalle Centrali Operative 118 – prosegue Balzanelli- apparecchiature salvavita, quali il defibrillatore semiautomatico, ma anche farmaci, sangue ed emoderivati. Qui a Taranto abbiamo iniziato a testare la basi essenziali del percorso operativo con i movimenti essenziali di integrazione tra l’entrata in azione dei primi soccorritori, la regia della Centrale Operativa 118, con la guida da remoto alla attivazione immediata delle procedure di rianimazione e di defibrillazione. Il prossimo test di volo del drone Apteron, è previsto ad Altomonte il 17 marzo”. Un progetto che per Aquilino Carlo Villano, Amministratore Unico di Caltec è anche “una missione sociale, in cui valori scientifici di estrema importanza si coniugano con la capacità imprenditoriale di portare risultati concreti di grande valore per la comunità.”

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