Nella giornata di ieri il Tar ha respinto il ricorso proposto da alcuni dei proprietari dei suoli ricadenti nel Lotto 1 (Punta Perotti) del Parco Costa Sud che avevano impugnato il progetto di fattibilità tecnico-economica per variante ai soli fini urbanistici e apposizione del vincolo preordinato all’esproprio approvato dal Consiglio comunale il 25 marzo 2024 e propedeutico all’avvio dei lavori di riqualificazione e rigenerazione previsti.
Il Tar ha rilevato la correttezza della condotta del Comune precisando sul punto, guardando alle attività di manutenzione effettuate in passato dal Comune di Bari sulle aree di Punta Perotti, testualmente, “l’intervento di sistemazione e manutenzione straordinaria è stato legittimamente operato nel periodo in cui, per effetto del provvedimento ablatorio, i terreni abusivamente lottizzati erano stati acquisiti ex lege al patrimonio del Comune di Bari. L’amministrazione comunale ha cioè operato su suoli che all’epoca erano pubblici, mentre la revoca della confisca è intervenuta solo successivamente, con il provvedimento del GIP del Tribunale Penale di Bari del 4/15.11.2010″.
In sostanza i proprietari dei suoli avevano contestato la reale restituzione dei suoli dopo la revoca della confisca perché secondo la loro interpretazione il Comune aveva sbagliato a realizzare un parco. Parco che in realtà era stato realizzato quando i suoli erano di proprietà comunale.
Il Tar ha inoltre riconosciuto, in merito al progetto di Costa Sud, “la potestà di pianificazione del territorio in capo all’amministrazione”.
Il pronunciamento del Tar consente ora al Comune di procedere con la convocazione della conferenza di servizi per la successiva cantierizzazione del Lotto 1 del Parco Costa Sud.