Oltre due tonnellate di prodotto ittico sequestrato in Puglia. È quanto emerso dalle operazioni effettuate in vista delle festività pasquali, periodo di picco per i consumi di pesce, dalla Guardia di Finanza – Reparto Operativo Aeronavale di Bari – che ha intensificato i controlli su tutto il territorio pugliese, per garantire la tracciabilità del prodotto ittico, tutelare la salute dei consumatori e difendere il mercato legale.
Nel corso delle operazioni, che hanno coinvolto tutti i mezzi aeronavali dislocati nelle province pugliesi, sono state sequestrate oltre due tonnellate di pescato irregolare, sprovvisto della necessaria documentazione di tracciabilità. Tra i prodotti sequestrati figurano ricci di mare, novellame e specie ittiche in fase riproduttiva, il cui prelievo illegale rappresenta una grave minaccia per l’ecosistema marino.
Il pescato, costituito da cefalopodi, mitili, crostacei e pregiati frutti di mare come ostriche e tartufi di mare, era destinato a un commercio illecito, privo delle garanzie sanitarie, mettendo a rischio la salute dei cittadini. L’operazione ha portato alla contestazione di oltre 250.000 euro di sanzioni amministrative a carico di 80 soggetti, accusati di aver realizzato un illecito profitto superiore ai 100.000 euro, alterando la concorrenza e danneggiando le imprese oneste.
Le operazioni non si sono limitate alla tutela del consumatore, ma hanno mirato anche a proteggere il Made in Italy, salvaguardando la filiera agroalimentare nazionale da contraffazioni e irregolarità. Le attività hanno inoltre permesso di ricostruire l’intera filiera del pescato sequestrato e individuare eventuali responsabilità fiscali e tributarie connesse.
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