Dagli ortaggi, alle torte salate, fino alle uova. Sono solo alcune delle pietanze tipiche che finiscono sulle tavole italiane a Pasqua. Si tratta di un momento conviviale che la maggior parte dei cittadini ama trascorrere con i propri cari, tra chiacchiere e ricette della tradizione. Da Nord a Sud, questo momento è sicuramente un inno alla buona cucina, alla convivialità e alla stagionalità. Una celebrazione che si consuma prima ancora che in chiesa, attorno alla tavola, dove ogni piatto racconta una storia, un simbolo e una tradizione che si rinnova ogni anno.
Simbolo della Pasqua per eccellenza sono le uova. Che siano sode, decorate o usate come ingrediente, rappresentano da secoli la rinascita e la fertilità. In Umbria, Lazio e Campania si è soliti consumarle a colazione o come antipasto insieme ai salumi. Le uova sono un alimento completo, ricco di proteine, vitamina D e antiossidanti come la luteina, preziosa per la salute degli occhi. Altro must pasquale è la pasta fatta in casa, presente in molte regioni con forme e condimenti differenti. In Piemonte dominano gli agnolotti ripieni di carne, conditi con burro e salvia, in Emilia-Romagna sono famose le “lasagne verdi” al ragù bolognese, in Puglia non possono mancare le orecchiette mentre in Sardegna si preparano i “pillus”, simili ai tagliolini, cotti in brodo di manzo o pecora.
In Campania non può mancare il casatiello, una torta rustica farcita con salumi, uova sode e formaggi, simbolo della ricchezza e dell’abbondanza. È preparato il Sabato Santo e si conserva fragrante per diversi giorni, grazie alla presenza dello strutto nell’impasto. Ricco e sostanzioso, può essere gustato anche durante le scampagnate di Pasquetta. In Liguria si prepara invece la celebre torta Pasqualina, nata a Genova nel Quattrocento. Composta originariamente da 33 sfoglie, in onore degli anni di Cristo, è farcita con bietole, carciofi, uova intere e prescinseua, una cagliata tipica della zona. È un piatto nutriente, ricco di vitamine, sali minerali e fibre.
Tra Umbria e Marche spopola la torta al formaggio, conosciuta anche come “crescia”. Ha la forma di un panettone salato e si gusta solitamente a colazione insieme a salumi e uova. L’impasto a base di pecorino e parmigiano è una vera esplosione di gusto e apporta calcio, fosforo e proteine. Dalla Sicilia arriva invece l’impanata ragusana, una focaccia tradizionale dalle radici antiche, riempita con carne d’agnello o capretto, vino rosso e salsa di pomodoro. I profumi intensi della carne e delle spezie si sprigionano in cottura, rendendola una specialità rustica e gustosa.
Tra le pietanze più amate da Nord a Sud spicca l’agnello, piatto tipico della tradizione pasquale. Nonostante siano sempre di più le persone che per scelta etica preferiscono non mangiarlo, restano tanti quelli che non lo fanno mancare in tavola la domenica di Pasqua. In Calabria, Sardegna e Puglia l’agnello viene spesso servito con contorni di carciofi o cardoncelli, saltati in padella con aglio e pomodorini. Nel Lazio e in tutto il Sud sono tipiche le fave fresche, abbinate al pecorino o a salumi come la pancetta. Ortaggi e legumi primaverili sono un’ottima fonte di fibre, vitamine, antiossidanti e fitonutrienti, fondamentali per la digestione e il benessere dell’intestino. In Piemonte, invece, l’alternativa all’agnello è il brasato al Barolo, uno stufato di manzo fassone cotto lentamente nel prestigioso vino rosso delle Langhe, insieme a erbe aromatiche e spezie. Oltre ad essere un piatto dal sapore profondo, è ricco di resveratrolo, un antiossidante che favorisce la salute cardiovascolare. Immancabili infine gli affettati, serviti come antipasto o colazione salata, soprattutto nelle regioni del Centro e Sud Italia. In Umbria, Marche, Lazio e Campania (dove prendono il nome di “fellata”) troviamo soppressata, capocollo, lonza, prosciutto crudo, pancetta e porchetta, accompagnati da formaggi come la ricotta salata. In Puglia invece, per alcuni, come antipasto non mancano mai ricotta salata e tarallini.
A chiudere in bellezza il pranzo pasquale ci pensano i dolci. In Campania regna la pastiera napoletana, un dolce di pasta frolla ripieno di grano cotto, ricotta, canditi e aromi agrumati. Morbida e profumata, è un tripudio di sapori e tradizione che si tramanda da generazioni. Altrettanto diffuse sono le colombe pasquali, che spesso arrivano in casa come dono e possono diventare la base per dessert creativi, oggi se ne trovano di tutti i tipi con gusti variegati e non più solo tradizionali.
Per chi ama i dolci al cucchiaio esistono varianti del tiramisù decorate con ovetti di cioccolato o scaglie di uova pasquali. Chi invece preferisce sapori più intensi può optare per i muffin al cioccolato, semplici da preparare e personalizzabili anche in questo caso con ovetti di cioccolata per restare in tema Pasquale. Un’alternativa fresca e leggera sono le crostate con base di frolla, crema di mascarpone e frutti di bosco, ideali per chiudere il pasto con un tocco primaverile e colorato. E per gli amanti delle preparazioni più elaborate, si possono creare mini colombe farcite con crema al mascarpone e decorate con canditi e zucchero a velo.