L’incontinenza è una problematica molto comune tra gli ospiti delle RSA, spesso causata da demenza, disturbi cognitivi o altre condizioni che impediscono di riconoscere lo stimolo della minzione.
La sua gestione ottimale in ambito sanitario è fondamentale per evitare tutta una serie di difficoltà che può provocare, talvolta legate alle ricadute psico-sociali sui pazienti, talvolta alla fase assistenziale, che richiede supporti e competenze necessarie per evitare ogni potenziale complicazione.
Per l’anziano, per esempio, l’incontinenza è fonte di imbarazzo e isolamento sociale, mentre a livello assistenziale può incidere sulla qualità delle prestazioni sanitarie, alimentando il rischio di dermatiti, irritazioni, infezioni e, in caso di allettamento, di un aggravamento delle lesioni da pressione.
Un corretto processo assistenziale dell’incontinenza può migliorare la condizione fisica e mentale dell’anziano nelle RSA, garantendo un’ottimale prevenzione anche di tutte quelle patologie fisiche e psicologiche ad essa correlate.
Gestire quotidianamente l’incontinenza con i pannoloni per anziani
La gestione dell’incontinenza in pazienti assistiti o allettati nelle RSA presuppone l’utilizzo di adeguati ausili di assorbenza, come i pannoloni per anziani, indispensabili per evitare perdite urinarie.
Nella scelta, naturalmente, è essenziale prestare attenzione a tutti quegli aspetti che, oltre a contribuire a preservare il benessere della pelle, migliorano la gestione della problematica da parte dei sanitari, riducendo il loro carico di lavoro quotidiano.
Senza dubbio, un aspetto da valutare con attenzione è la capacità di assorbenza: generalmente, è importante disporre di ausili eterogenei, che permettano di trattare al meglio episodi di diversi livelli di severità.
In ogni caso, durante le ore di riposo, in cui necessariamente la frequenza dei cambi si riduce, la soluzione più indicata è rappresentata dai pannoloni per anziani super assorbenti per la notte, progettati per preservare in modo efficace la pelle, il letto e la biancheria dalle eventuali perdite che possono verificarsi con una certa frequenza in questa fase.
Alcuni prodotti sono inoltre dotati di indicatori di umidità, cioè delle strisce di tessuto che, a contatto con l’urina, modificano il loro colore, segnalano il momento esatto in cui è necessario prevedere il cambio. Ma, affinché gli ausili per incontinenza risultino davvero efficaci, devono adattarsi alle specifiche necessità di vestibilità, per conformarsi perfettamente al corpo e seguire ogni singolo movimento.
Naturalmente, i migliori pannoloni per adulti sono impermeabili, ipoallergenici e traspiranti, così da prevenire arrossamenti, piaghe da decubito e tutte le conseguenze potenzialmente connesse allo sfregamento e all’uso prolungato.
Un supporto ottimale, in caso di incontinenza, arriva anche dalle traverse assorbenti, che preservano il letto e le lenzuola da ogni genere di fuoriuscita.
Incontinenza: le cure igieniche per una perfetta pulizia
Per favorire benessere e igiene nei pazienti anziani affetti da incontinenza, è molto importante non trascurare la pulizia dopo ogni cambio, che permette alla pelle di mantenersi integra, prevenendo il manifestarsi di infezioni e lesioni da pressione.
Tutte le operazioni devono essere svolte con le dovute accortezze, adoperando supporti e prodotti specifici, che possano facilitare ogni singola procedura. Innanzitutto, è essenziale procedere delicatamente, rimuovendo lo sporco dalla pelle con un panno morbido ed evitando sfregamenti troppo energici.
Per facilitare queste fasi, un valido supporto arriva dai prodotti specifici per la pulizia della persona: le creme e i detergenti intimi per la cura delle pelli più delicate e le manopole saponate monouso possono offrire un importante contributo, soprattutto in presenza di anziani allettati o affetti da gravi deficit motori.
La gestione dell’incontinenza da un punto di vista psicologico
Le persone anziane non autosufficienti potrebbero vivere il momento dell’igiene personale con fastidio o come una violazione della loro intimità.
Per questo, ogni gesto deve essere eseguito con tatto e professionalità, senza che il paziente possa in alcun modo avvertire dolore, fastidio o irritazione. In questi casi, il dialogo è essenziale: comunicare passo dopo passo la tipologia di movimento che si sta per eseguire può rendere il paziente più tranquillo e, di conseguenza, molto più collaborativo.
Infine, nella gestione ospedaliera del fenomeno bisogna ricordare che gli incidenti legati all’incontinenza – a prescindere dalla loro entità – sono da considerare del tutto normali: è quindi fondamentale cercare di minimizzarli, evitando che il paziente possa vivere l’episodio con imbarazzo o con eventuale senso di colpa. L’approccio migliore è quello orientato alla completa comprensione del fenomeno, così da prevenire ogni forma di disagio le conseguenze relazionali che possono scaturirne.