Il mondo della politica è in lutto per la scomparsa di Donato Metallo. Tanti i messaggi che si stanno susseguendo in queste ore. “Ci lascia un amico, un compagno, un progressista vero e autentico – ha dichiarato il sindaco Vito Leccese -come autentiche sono state le sue battaglie per l’emancipazione della sua terra. E vere e appassionate sono state le sue campagne per i diritti civili in consiglio regionale. Portate avanti con il sorriso e la serenità di chi lotta per la giustizia e l’equità. Lo stesso sorriso e la stessa serenità con cui ha affrontato la malattia. Lieve ti sia la terra, Donato. Ci mancherai”.
Non solo Leccese, anche l’ex sindaco e attuale eurodeputato Antonio Decaro ha scritto un post sui social per ricordare Metallo. “Questo è il sorriso a cui penso quando penso a te, amico mio – ha detto pubblicando anche una foto – prendersela con la vita non sarebbe giusto. Perché tu amavi la vita più di chiunque altro. A noi non resta che proseguire il cammino. Che senza di te sarà più difficile, più amaro, più ingiusto. Di mio so che devo ringraziarti, per la tua amicizia, per il tuo sostegno, per la cura che mi hai offerto, per il coraggio che mi hai dato, fino alla fine. Con la promessa che mi prenderò cura delle tue battaglie, tutte, dalla più piccola alla più grande, della tua gente, tutta, dai bambini agli anziani, della tua terra, tutta, dagli ultimi ai primi. Perché cosi avresti voluto, perché questo avresti fatto camminando insieme. Ti abbraccio forte, amico mio”, conclude.
“Donato – scrive invece il Pd Bari su Facebook – è stato un feroce combattente per i diritti civili: da Consigliere regionale, ha promosso l’istituzione della scuola d’amore in Puglia e, assieme a Francesco Paolicelli, è stato l’artefice della legge regionale contro l’omobitransfobia. Aveva nel cuore il suo Salento in ogni istante: essere stato Sindaco ne aveva orientato irrimediabilmente il percorso. Dire addio a un compagno è sempre difficile, ma, quando questo compagno è così giovane, l’addio ha il sapore amaro dell’assurdità e dello spreco: spreco di tutta la bellezza che avrebbe potuto continuare a diffondere in un mondo che ne ha terribilmente bisogno. Ad Alessandra, a Pietro, alla loro stupenda famiglia, il nostro abbraccio più forte”, concludono.
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