E’ diventata una vera e propria odissea quella che stanno vivendo diversi negozi che si occupano della vendita di prodotti senza glutine per incassare i rimborsi dalla Asl di Bari derivanti dall’uso dei buoni per la celiachia da parte dei clienti. Quei soldi che dovrebbero arrivare ogni mese e che rappresentano una delle maggiori entrate per le attività commerciali, in realtà vengono inviati dalla Asl in alcuni casi anche dopo tre mesi.
“E’ una situazione paradossale – ci racconta una commerciante – la maggior parte dei clienti utilizza i buoni per la celiachia, e ovviamente senza rimborsi celeri da parte della Asl di Bari, noi ci troviamo in difficoltà proprio con la gestione dell’attività”. In alcuni casi si tratta di cifre anche di 8mila, 9mila euro mensili che, arrivando dopo tre mesi (e neanche tutti e tre mesi insieme) causano problemi anche nel pagare i fornitori. “Così davvero non riusciamo ad andare avanti – conclude la commerciante – noi offriamo un servizio essenziale per le tante famiglie che non hanno alternative su dove acquistare prodotti senza glutine e la Asl dovrebbe rispettare i tempi per i rimborsi e non farci aspettare mesi, noi come facciamo poi a portare avanti l’attività con i conti?”.