Cercare casa a Bari è diventata una vera e propria odissea: tante, sempre di più, le persone che, non avendo altre soluzioni, in attesa di alternative, si “appoggiano” ai b&b. Non sempre però è tutto oro quello che luccica. È il caso di una donna barese, madre di due figli che ormai vivono fuori dalla Puglia. Ma andiamo per gradi.
Dopo molti sacrifici e tanti anni in affitto, la donna compra casa, ma si tratta di un edificio che ha bisogno di tempo per essere consegnato, così si ritrova a dover vivere ancora in affitto. Costretta a lasciare la casa in cui ha vissuto fino a poco tempo prima, per via dell’affitto in scadenza, però, la donna inizia a cercare una nuova sistemazione. È qui però che iniziano i nuovi problemi: a Bari le case in affitto sono quasi un miraggio, si trovano solo (e soprattutto) sistemazioni per brevi periodi e i costi sono “troppo alti” a fronte delle condizioni degli immobili. La donna cerca anche sistemazione in alcune stanze, senza trovare nulla di “accettabile”. Così, dopo molte ricerche, anche per via di necessità strettamente legate alla salute, ceglie di tentare con un b&b. A spese altissime però fanno da contraltare le condizioni dell’immobile.
“Muffa nella lavatrice, elettrodomestici ammaccati o malfunzionanti, mobili rotti e impregnati di acqua. Esattamente l’opposto di come era in fotografia. Una scelta fatta per vivere un po’ più serenamente si è poi rivelata un incubo – ha spiegato la donna – fin dal primo giorno l’alloggio era in condizioni pietose. La lavatrice era in condizioni igieniche allarmanti, ha danneggiato persino alcuni miei vestiti per via della muffa al suo interno. Sono state ignorate tutte le richieste. Da un b&b posso scegliere di andare via, certo è che nessuno mi ha mai risposto e ho vissuto solo disagi senza ricevere supporto e assistenza. Ho resistito 12 giorni, poi sono scappata via. Ora ho trovato una sistemazione, ma ho dovuto faticare per ottenere un contratto che fosse ottimale per la mia condizione, non pago poco. Faccio praticamente la turista in casa mia e devo ringraziare i miei figli che mi aiutano e mi sostengono anche a distanza. Aspetto che venga consegnato il mio appartamento per smettere di fare la nomade. Ma è una situazione vergognosa sapere di essere una donna adulta in una città metropolitana che non trova una sistemazione e che per non restare per strada ha dovuto affidarsi a una soluzione come b&b per giunta in condizioni vergognose. Ho potuto farlo, ma tanti al posto mio sarebbero finiti sotto i ponti. E così accade”, ha concluso