A Bari ormai è quasi una costante. E non ci sono distinzioni di quartieri e piazze. Nella notte di ieri è accaduto nel cuore del borgo antico, sul muretto del Castello Svevo. Solo qualche giorno in pizza Redentore, in piazza Risorgimento, ancor prima a Poggiofranco. La lista è infinita. I giovanissimi (e non) che esplodono fuochi d’artificio, tra la gente, in luoghi tra l’altro affollati, come possono esserlo le piazze, sono ovunque. Se si scorrono le cronache degli ultimi mesi e degli ultimi anni si nota come quanto accaduto solo poche ore fa non sia un caso isolato, tutt’altro. È notizia giornaliera.
Potrebbe essere un compito non facile, né per le forze dell’ordine, né per la polizia locale, che fanno i conti ogni giorno con risorse limitate e con una sfida difficile, fronteggiare o limitare tali comportamenti. Comportamenti dettati da motivi ignoti. Ma nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di un modo un po’ kitsch di festeggiare compleanni, comunioni, cresime, anniversari, matrimoni, laure. Insomma, non si perde nessuna occasione per sparare.