Disservizi frequenti, cantieri in ritardo e scarsa chiarezza nella comunicazione: è questo il quadro denunciato da Cgil e Uil Puglia, insieme alle categorie Filt e UilTrasporti, in una nota congiunta in cui si chiedono interventi urgenti per migliorare la situazione del trasporto ferroviario nella regione.
“Nell’ultimo anno si sono verificati numerosi disservizi causati da guasti alla rete ferroviaria o al materiale rotabile che hanno procurato ai viaggiatori pugliesi e non solo grossi disagi” scrivono i sindacati, sottolineando come i disagi siano aggravati dai “numerosi cantieri per l’ammodernamento della rete ferroviaria che, seppur assolutamente necessari, scontano spesso ritardi e rinvii che amplificano il problema”.
Al centro delle proteste anche la chiusura della linea ferroviaria Bari-Taranto, per cui “il numero di bus sostitutivi utilizzati non risulta essere sufficiente e gli stessi sono super affollati”. Secondo le sigle sindacali, il tema del trasporto nel Mezzogiorno “non è percepito come cogente dal governo che, all’assoluta indifferenza rispetto all’inadeguatezza del sistema ferroviario meridionale, sceglie di definanziare progetti importanti nella nostra regione”.
Nel mirino anche Trenitalia, accusata di scarsa trasparenza. I sindacati lamentano infatti “la mancanza di chiarezza da parte di Trenitalia” in merito al “progetto di alta capacità sulla Bari-Napoli, con la soppressione senza comunicazione di una coppia di Intercity che collegano le due città inaugurati nel 2023 dopo tanti anni di attesa”.
Cgil e Uil chiedono dunque “un immediato intervento delle istituzioni e del gruppo Fs volto a dare risposte immediate e concrete agli utenti con il potenziamento del numero e della frequenza dei bus sostitutivi, oltre che a un più lungimirante approccio al tema dello sviluppo infrastrutturale della rete ferroviaria meridionale”.
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