Nel panorama turistico italiano del 2025, Venezia si conferma la città con i bed & breakfast più costosi: dormire una notte nella Serenissima costa in media 169,5 euro. Seguono Milano con 147,9 euro e Firenze con 137,3 euro. Tra le città più care si trovano anche Bolzano (131,6 euro), Bologna (117,5) e Roma (112 euro). Chiudono la top ten Lucca (106,6), Ferrara (94,4), Torino (94,4) e Bergamo (93,8 euro).
Sempre a Venezia si registra anche il prezzo massimo per notte più alto, pari a 268 euro, seguita da Roma (246 euro) e Milano (240 euro). Sul fronte opposto della classifica, Sassari si distingue come la meta più economica per soggiornare in B&B, con una media di 70 euro a notte. A Belluno si trova invece il prezzo minimo più basso in assoluto: appena 46 euro, seguita da Brescia (50 euro) e Reggio Calabria (51 euro).
Proprio a Reggio Calabria si rileva l’aumento dei prezzi più marcato rispetto al 2024, con un +36,7%. Crescite significative anche a Belluno (+16,3%) e Bari (+14,5%). Situazioni particolari emergono a Napoli e Palermo. Il capoluogo campano è tra le poche grandi città italiane in cui i prezzi sono rimasti pressoché invariati, registrando addirittura un lieve calo del 2,3%. Palermo, invece, pur segnando una crescita dei prezzi del 10,2%, mostra una forbice molto stretta tra il minimo e il massimo di spesa (appena 10 euro di differenza).
Intanto, sul fronte dei pagamenti, cresce in modo deciso l’utilizzo delle tecnologie contactless. In Italia, oltre l’80% delle transazioni cashless avviene ormai tramite smartphone, carte contactless o dispositivi wearable. Un trend che investe anche il turismo: tra aprile e giugno 2025, le transazioni Tap to Pay sono aumentate del 103,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. A trainare questa crescita sono hotel e B&B (+80,8%), servizi turistici (+108,3%) e soprattutto i taxi, che segnano un’impennata del +122,9%. Il Tap to Pay cresce anche nei fast food (+109%), nei caffè e ristoranti (+100,2%) e nei bar (+96,5%).
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