Dalla natura agli scorci. Oggi siamo a Furore, uno dei borghi più caratteristici della Costiera Amalfitana, riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e inserito tra i Borghi più belli d’Italia. Il suo scenario naturale, il suo sviluppo verticale tra i Monti Lattari e il famoso Fiordo lo rendono una meta unica per chi cerca autenticità e bellezza fuori dai circuiti più affollati. Ma andiamo per gradi.
Il fiordo di Furore
L’attrazione più famosa del borgo è il cosiddetto Fiordo, anche se tecnicamente non si tratta di un vero fiordo, bensì di un vallone scavato dal torrente Schiato. È raggiungibile solo a piedi attraverso una lunga scalinata che parte dal ponte sulla Statale Amalfitana 163. Qui si trova una piccola spiaggia di ciottoli incastonata tra alte pareti rocciose, spesso utilizzata come location per tuffi da grandi altezze.
Dal borgo “verticale” ai murales
Furore non ha un centro storico nel senso tradizionale. Le abitazioni sono sparse lungo le pendici della montagna e sembrano abbarbicate alla roccia. Il paese si sviluppa in altezza, tra terrazze coltivate, scale ripide e stradine strette. Camminando tra le case, si incontrano numerosi murales che trasformano il borgo in un museo all’aperto. Questi dipinti sono frutto di un progetto nato negli anni ’80 per valorizzare il territorio e oggi rappresentano una delle peculiarità del posto. Ma non solo, il borgo conserva numerose testimonianze religiose e architettoniche, alcune risalenti al Medioevo. Tra queste, la Chiesa di Sant’Elia con un trittico ligneo del Quattrocento, la Chiesa di San Giacomo Apostolo costruita su una cappella rupestre, e la Cappella di Santa Caterina d’Alessandria, situata proprio nella zona del Fiordo. Lungo il percorso verso il mare si incontrano anche antichi edifici rurali come mulini, una calcara e una vecchia cartiera.
Dai sentieri panoramici alle spiagge
Furore è un ottimo punto di partenza per escursioni a piedi. Tra i percorsi più noti c’è il Sentiero dell’Amore, una passeggiata breve e panoramica che conduce a un belvedere con vista su Praiano. Dal belvedere si può proseguire sul Sentiero delle Agavi in Fiore, più impegnativo, che scende fino alla Marina di Praia. Esiste anche un altro sentiero, detto della Volpe Pescatrice, che in circa 40 minuti conduce dalla Chiesa di Sant’Elia alla spiaggia del Fiordo attraverso 1.500 gradini. Non solo sentieri panoramici, Furore è nota anche per le sue spiagge. La spiaggia del Fiordo è una delle più affascinanti della Costiera, anche se il sole vi arriva solo in parte per via dell’altezza delle pareti rocciose. Offre comunque una piacevole alternativa al caldo intenso delle giornate estive. Un’altra spiaggia, meno conosciuta e accessibile solo via mare, è la Marinella della Madonnina, completamente circondata da rocce e priva di servizi. La sua posizione isolata la rende ideale per chi cerca tranquillità e privacy.
Dal cibo locale agli eventi da non perdere
Furore è famoso anche per la produzione di vino, in particolare per il Fiorduva, un bianco pregiato coltivato sulle terrazze che affacciano sul mare. La cucina locale è semplice e legata alla tradizione contadina, con ingredienti come pomodorini di montagna, olio extravergine d’oliva e patate. I ristoranti del borgo offrono piatti genuini e saporiti, spesso preparati con prodotti locali a chilometro zero. Tanti inoltre gli eventi da non perdere. Tra i più noti c’è il Marmeeting, competizione internazionale di tuffi da grandi altezze che si è tenuta negli anni nel Fiordo. Il 17 maggio si celebra il patrono San Pasquale Baylon. Furore è anche legato al cinema: qui Roberto Rossellini girò il film “Amore” con Anna Magnani, e fu proprio durante le riprese che si interruppe la loro relazione. Il paese è inoltre ambientazione di una serie di gialli scritti da Umberto Cutolo, autore affezionato al borgo.