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Bari, basta alibi: il tempo stringe e la tifoseria alza la voce

Il 3-0 di Modena ha riacceso i malumori: ora a Palermo servono punti e carattere

Pubblicato da: Nicola Lucarelli | Lun, 15 Settembre 2025 - 15:05
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Il Bari esce dalle prime tre giornate di campionato con un bilancio che lascia l’amaro in bocca: solo un punto conquistato, frutto del pareggio casalingo contro il Monza, e due sconfitte esterne – la più bruciante, quella di Modena, maturata con un pesante 3-0 che ha lasciato segni non solo in classifica ma anche nell’umore della piazza. Eppure, paradossalmente, le prestazioni migliori i biancorossi le hanno offerte proprio contro le corazzate del campionato.

Contro Venezia e Monza il Bari ha mostrato organizzazione, intensità e personalità. Due squadre costruite per vincere il campionato, eppure i galletti sono riusciti a restare in partita, concedendo poco e creando occasioni interessanti. Ma alla fine è arrivato un solo punto, che per quanto prezioso, non basta a risollevare la classifica. La vera delusione è arrivata a Modena: una prestazione spenta, senza mordente, con errori individuali e collettivi (ma anche arbitrali) che hanno spianato la strada ai padroni di casa. Un passo indietro pesante proprio quando si pensava di poter dare continuità alla crescita vista contro i top club.

Le ragioni di questo andamento altalenante vanno cercate in primo luogo nella condizione fisica di molti calciatori. Troppi elementi non sono ancora al top e la squadra, soprattutto nella ripresa, tende a calare di intensità, concedendo campo agli avversari. Ma c’è anche un fattore mentale: quando giochi contro formazioni titolate come Venezia e Monza, la concentrazione è massima, l’adrenalina ti tiene sul pezzo. Contro il Modena, formazione meno blasonata ma organizzata, questa tensione agonistica è mancata. Il risultato è stato un approccio molle e una sconfitta netta.

C’è poi un tema di modulo. Il 4-3-3 scelto da mister Caserta sembra non esaltare le caratteristiche di alcuni calciatori. Dorval, ad esempio, appare sacrificato in un ruolo che lo limita, togliendogli la possibilità di sprigionare la sua spinta sulla fascia. E quando i singoli non sono messi nelle condizioni di rendere al meglio, l’intero collettivo ne risente.

Molti elementi, soprattutto i nuovi arrivati, hanno bisogno di tempo per entrare nei meccanismi di squadra. Altri, come Cerri e Gytkjaer, sono fermi ai box e questo limita le scelte offensive. Nel frattempo, però, il campionato non aspetta: dopo tre giornate il Bari è nelle zone basse della classifica e serve una reazione immediata per evitare di scivolare in una situazione complicata da gestire.

Questi problemi sono anche figli di un calciomercato fatto di “buone idee”, ma condizionato da un budget limitato. Non è semplice allestire una rosa competitiva quando i margini economici sono ridotti e in Serie B la differenza la fanno i dettagli: un innesto di qualità, un ricambio all’altezza, un attaccante che veda la porta.

A complicare le cose c’è stato anche un calendario poco amico. Nelle prime tre giornate, il Bari ha affrontato due delle squadre più forti del campionato e un Modena che, seppur meno titolato, resta una delle potenziali outsider. E per completare l’opera, adesso arriva la trasferta di Palermo, contro quella che sulla carta è forse la formazione più attrezzata di tutta la B.

Un inizio di stagione difficile, insomma. E a Bari il clima intorno alla squadra è sempre delicato. La buona campagna acquisti estiva aveva riacceso una piccola fiammella di entusiasmo, ma la sconfitta di Modena ha fatto tornare i mugugni. A fine gara, i tifosi biancorossi presenti in Emilia hanno richiamato la squadra a maggior impegno. Non è un mistero che la tifoseria barese viva di passione ma anche di umori volatili: basta poco per riaccendere la fiamma, ma altrettanto poco per sprofondare nell’apatia o addirittura nella contestazione, complice la situazione societaria.

Foto Ssc Bari

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