“Siamo fortemente preoccupati per le criticità che affliggono il sistema educativo italiano, con impatti diretti sulle famiglie, sugli studenti e sul personale scolastico. Caro-libri, cronica carenza di personale docente e drammatica situazione strutturale degli edifici scolastici: la campanella è suonata ma sono notevoli e inaccettabili gli ostacoli al pieno esercizio del diritto allo studio”. Lo dice Adoc.
“Con il nuovo anno scolastico – continua l’associazione – come abbiamo già denunciato, il costo dei libri e del materiale didattico grava pesantemente sulle famiglie. Le nostre stime per l’anno scolastico 2025/2026 evidenziano aumenti di circa il 5%, il costo medio dei libri per la scuola media (primo anno) si attesta a 355,23 euro, mentre per le scuole superiori (primo anno) si prevede un costo medio di 552,69 euro. Il divario territoriale è marcato: al Centro +7,4%, al Nord +7% e -0,9% al Sud per le scuole secondarie di primo grado e +14,8% al Sud, +5,7% al Centro e a +4,8% al Nord per le scuole secondarie di secondo grado. Cifre insostenibili per molte famiglie, soprattutto in un contesto di inflazione, aumento generalizzato dei prezzi e perdita del potere d’acquisto confermato dall’OCSE del 7,5% dal 2021 al 2025. Per questa ragione, continuiamo a chiedere misure concrete, come la detrazione fiscale dei testi scolastici, per sostenere tutte le famiglie, soprattutto quelle in difficoltà.
La ripresa della scuola è segnata, inoltre, dalla cronica carenza di docenti. Una situazione questa – conclude Adoc – che si ripete ogni anno e che mina la stabilità e la qualità dell’insegnamento, con gravi ripercussioni sulla continuità didattica e sul supporto agli studenti, in particolare a quelli con bisogni speciali. Quello che però emerge drammaticamente oggi è la situazione strutturale degli edifici scolastici. Secondo un rapporto di Legambiente, oltre il 50% degli edifici scolastici non è a norma. In Campania, solo il 12% delle scuole dispone del certificato di agibilità. La sicurezza di studenti e personale non può più essere rimandata. Chiediamo di avviare un piano straordinario di verifiche e interventi. Non si può aspettare l’ennesima tragedia per intervenire. La sicurezza scolastica è una priorità assoluta e non un’emergenza da affrontare solo in caso di crollo”.