Bari ha accolto oggi un evento che segna un momento simbolico per la memoria civile e la lotta alla legalità: per la prima volta in trent’anni, il Premio Nazionale Paolo Borsellino ha fatto tappa in Puglia, portando con sé un messaggio chiaro e diretto: combattere le mafie e difendere la legalità è un dovere quotidiano che riguarda tutti.
L’iniziativa, promossa in collaborazione con la UIL Puglia, si è aperta davanti al murale donato dall’organizzazione alla città, situato tra le vie dedicate a Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, nella nuova cittadella della giustizia. L’opera celebra non solo la memoria dei due magistrati e della giudice Francesca Morvillo, ma anche quella delle loro scorte, cadute nella lotta contro le organizzazioni criminali.
“Il sindacato non è solo presidio democratico nei luoghi di lavoro, ma anche presidio civile nei territori”, ha dichiarato Stefano Frontini, segretario organizzativo UIL Puglia. “Oggi abbiamo costruito alleanze con scuole, istituzioni e cittadini che non intendono piegarsi davanti alle ingiustizie. La legalità non è uno slogan: è impegno quotidiano che si pratica, si organizza e si difende”.
Alla cerimonia hanno preso parte importanti rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali: il procuratore capo di Bari Roberto Rossi, il questore Massimo Gambino, la vice prefetto aggiunto Rosa Anna Giulitto, il dirigente della Regione Puglia per la sicurezza e le politiche antimafia Vitandrea Marzano, il sindaco Vito Leccese e il comandante provinciale dei Carabinieri, generale Gianluca Trombetti. Tra i presenti anche i genitori di Michele Fazio, Lella e Pinuccio, e Graziano Fabrizi, coordinatore nazionale scuole del Premio Borsellino, che ha sottolineato l’importanza di trasmettere i principi di legalità alle nuove generazioni attraverso storie concrete e testimonianze dirette.
Le celebrazioni si sono concluse al liceo Bianchi-Dottula con lo spettacolo di teatro civile Stoc Ddò, dedicato alla figura di Michele Fazio, esempio di coraggio e trasformazione del dolore in impegno, simbolo vivo di resistenza contro ogni forma di criminalità. Una giornata che ha unito memoria, educazione e partecipazione attiva, restituendo alla città un forte messaggio di responsabilità civile e comunitaria.