Sono 245mila gli ettari di aree naturali protette in Puglia, un territorio immenso che comprende i parchi nazionali del Gargano e dell’Alta Murgia, riserve marine e zone naturalistiche che coprono complessivamente il 75,8% delle aree tutelate. Le province con la più alta percentuale di territorio sotto protezione sono Foggia (51,5%) e Bari (27,7%), in cui si concentrano oltre 2.500 specie vegetali. Nonostante questi numeri, l’allarme resta alto. È quanto denuncia Coldiretti evidenziando che sono presenti in regione 139 specie vegetali e 9 animali che risultano ancora oggi a rischio estinzione. Un equilibrio fragile che, sottolinea Coldiretti, può essere difeso solo attraverso un modello agricolo radicato nel territorio, sostenibile e rispettoso della sicurezza alimentare e ambientale.
“La biodiversità è un tesoro culturale, ambientale ed economico – spiega Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia – che va protetto dagli effetti dei cambiamenti climatici, dal consumo di suolo e dall’omologazione delle produzioni. Difendere la varietà del nostro paesaggio e delle nostre colture significa difendere la qualità della vita dei cittadini e la bellezza della nostra terra”. Per Coldiretti, la tutela della biodiversità non è soltanto un obiettivo ambientale, ma una strategia per garantire il futuro delle comunità rurali e delle produzioni tipiche pugliesi, “un patrimonio che – ricordano gli agricoltori – non può essere sacrificato sull’altare di uno sviluppo apparente e non sostenibile”.
Foto repertorio area protetta Torre Guaceto