La prima installazione sarà eseguita presso il Vittorio Emanuele II di Bisceglie ed avverrà entro i prossimi due mesi, successivamente si procederà con il Dimiccoli di Barletta ed il PTA di Spinazzola.
Le Risonanze Magnetiche aperte a basso campo sono macchinari diagnostici con un design aperto progettati per ridurre l’ansia e la claustrofobia spesso associati all’esecuzione della prestazione: permettono di studiare principalmente le articolazioni (ginocchio, spalla, caviglia, polso) e la colonna vertebrale. Le nuove generazioni di macchinari, grazie a bobine avanzate, forniscono immagini di alta qualità, paragonabili a quelle ad alto campo per le aree specifiche esaminate. A differenza delle risonanze classiche a forma di “tunnel”, le Risonanze Magnetiche aperte hanno una configurazione con ampi spazi laterali liberi, campata aperta sia sul lato destro che sul lato sinistro, un design più luminoso e meno angusto. Questo riduce drasticamente la sensazione di compressione e di chiusura che può generare ansia o attacchi di panico. La presenza di uno spazio più ampio permette alla persona di vedere l’ambiente esterno, mantenere contatto visivo con l’operatore o un accompagnatore (in alcune configurazioni), respirare più facilmente e sentirsi meno immobilizzato. La Risonanza Magnetica aperta è particolarmente indicata per pazienti claustrofobici lievi, moderati o gravi, persone con ansia generalizzata o disturbi del panico, bambini o anziani che mal tollerano ambienti ristretti, pazienti obesi che non rientrano nei tunnel tradizionali. In molti casi permette di eseguire l’esame senza calmanti o sedazione.