Un uomo senza fissa dimora è stato aggredito mercoledì sera a Bari mentre dormiva su una panchina. A picchiarlo, con calci e pugni, sarebbe stato un gruppo di giovani, forse minorenni. Dopo il vile gesto, arrivano le parole dell’Arcivescovo mons. Satriano.
“La violenta aggressione avvenuta a Bari, nel quartiere San Girolamo, ai danni di un uomo senza fissa dimora non è solo un episodio di cronaca: è un segnale d’allarme che interpella l’intera comunità.
Nel tempo delle luci natalizie e del consumo, non possiamo dismettere la vigilanza e l’attenzione, soprattutto verso i più poveri. Come ricorda Papa Leone XIV, «nei poveri Dio ha ancora qualcosa da dirci» (Dilexi Te, n.5).
Questa aggressione mette in evidenza che ai margini delle nostre città vivono persone invisibili, spesso prese di mira da un mondo giovanile a sua volta segnato da fragilità ed esclusione. Per questo ringrazio l’associazione In.Con.Tra., la Comunità di Sant’Egidio, la Caritas diocesana e tutti i volontari che ogni giorno restituiscono dignità a chi è più fragile.
Un altro segnale inquietante riguarda l’azzardo celato sotto il velo dello sport. Mi unisco all’allarme della Caritas e della Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II: è grave che, con iniziative come Win for Italia Team, le politiche governative sfruttino lo spirito olimpico per alimentare il mondo delle scommesse e l’illusione di facili guadagni.
Non si può finanziare lo sport — che è fatica, lealtà e vita — con pratiche che impoveriscono le famiglie e spingono i più deboli verso l’usura. È una contraddizione che offende la dignità umana e lo stesso spirito olimpico.
Stare dalla parte degli ultimi, difendere i piccoli e smascherare chi “gioca” sulla pelle dei poveri è la sfida che ci attende. In costoro, il Natale rivela la sua verità più profonda: la venuta di Dio, che sceglie la miseria per insegnarci a essere davvero umani”.
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