Bus attivi anche di notte e spazi per anziani e giovani con piazze pensate ad hoc per intrattenere, ma anche con panchine utili semplicemente per sostare e diritto alla casa. Sono solo alcune delle richieste che i cittadini hanno effettuato immaginando di poter scrivere una lettera a Babbo Natale affinché realizzi desideri riguardanti la città. C’è chi vorrebbe trasporti attivi anche nelle ore notturne, chi invece vuole maggiori spazi per anziani e giovani, ma non solo. Spiccano le richieste dalla periferia, in particolare da quartiere cmoe San Paolo e ancora Palese e Santo Spirito, ma anche San Pio e Catino con particolare attenzione alla questione del diritto all’abitare.
“A Babbo Natale chiederei spazi per gli anziani – racconta una cittadina – non c’è nulla, se non qualcosa che è in piedi grazie alle associazioni. Ma è davvero poco. Mi piacerebbero ci fossero piazze con spazi dedicati a noi, magari con piccoli chioschi al chiuso dove poter leggere un libro o poter fare una partita a scacchi, oppure anche ricamare all’uncinetto, senza dover stare a casa da soli”, conclude. Parole a cui fanno eco quelle di altri, tra loro un altro cittadino. “Vorrei essere indipendente e per farlo avrei bisogno di strade che siano a misura di disabili – racconta – purtroppo tanti luoghi sono inaccessibili e devo aspettare che qualcuno abbia tempo per me”, conclude. Non solo anziani, anche i giovani hanno tante richieste, tra queste bus notturni, ma anche spazi di aggregazione non solo in centro, ma anche in periferia.
“Caro Babbo Natale, vorrei sentirmi meno distante dal centro – racconta una cittadina del Municipio 5 – e magari uscire la sera senza dover prendere l’ultimo bus o l’ultimo treno alle 22 o alle 23. Se proprio non puoi esaudire questo desiderio, allora fa che i quartieri nel municipio in cui vivo diventino più a misura di noi giovani con più spazi di aggregazione, ma non solo pub. Mica tutti vogliono solo mangiare: mi piacerebbe ci fossero biblioteche, un teatro e anche un cinema. Mamma mi racconta che Palese ne aveva due di cinema, uno era anche un teatro, oggi ci sono palazzi al suo posto”, conclude. “Io vorrei chiedere a Babbo Natale, semplicemente, di non essere cittadino di serie B – racconta infine un residente del San Paolo – qui non abbiamo nulla. Poco più lontano, a Palese, dove con la famiglia mi sposto per andare al mare, anche. Esiste solo il centro di Bari, vorrei che venga visto anche il resto della città. Al momento siamo invisibili”, conclude. “Io vorrei una città in cui possa sentirmi inclusa anche a casa mia, una casa che non posso ne prendere in affitto ne comprare perchè i costi sono alle stelle – racconta infine una cittadina – vorrei che il diritto alla casa fosse una cosa normale, che le tante persone a rischio sfratto vengano tutelate e che chi vive nelle case popolari, come alcuni miei conoscenti, abbiano un luogo decente in cui vivere e in cui sentirsi a casa. Un contratto che mi permetta di aprire un mutuo me lo scordo, ma mi auguro che almeno la casa sia accessibile anche a chi, come me, rischia di finire per strada”, conclude.
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